Il nuovo Dpcm emanato dal governo Conte si sovrappone all’ordinanza regionale emessa dal presidente facente funzioni Nino Spirlì.
Alle regioni è, infatti, data la possibilità di emanare disposizioni più stringenti rispetto a quelle provenienti da Roma.
Resta, perciò, il divieto di circolazione sul territorio regionale da mezzanotte alle 5 del mattino, a meno che gli spostamenti non siano subordinati a motivi di lavoro, salute o necessità da documentare con autocertificazione.
Con il nuovo Dpcm le restrizioni principali riguardano le attività di ristorazione: ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e pub. Essi dovranno restare chiusi dalle 18 alle 5 del mattino. Resteranno aperti dalle 5 alle 18 e così sarà anche in Calabria, festivi compresi.
La consumazione al tavolo nelle fasce orarie sarà possibile solo a gruppi di massimo 4 persone, se non congiunte.
Dalle 18 alle ore 24 sarà ancora possibile acquistare nelle attività di ristorazione con il sistema di asporto o di consegna a domicilio.
Non sarà possibile consumare cibi o bevande nelle adiacenze delle attività in questione o in aree pubbliche.
Fino al 24 novembre, come da ordinanza di Nino Spirlì, le scuole superiori calabresi proseguiranno le attività con la didattica a distanza. Lo stesso dicasi per le università. Il governo ha disposto come soglia minima quella del 75%.
Chiuse palestre e piscine. Consentita l’attività motoria all’aperto. Risulta fortemente sconsigliato ospitare a casa persone che non facciano parte del proprio nucleo familiare o siano congiunti. Così come gli spostamenti tra comuni differenti.
Resta ovviamente l’obbligo di mascherina all’aperto. Restano aperti i negozi al dettaglio, ma con l’obbligo di rispettare le norme già conosciute.