“Da noi stanno cominciando ad aumentare i numeri. Sta scoppiando il tema delle case per anziani. Abbiamo dovuto chiudere dodici comuni in zona rossa, proprio per cercare di contenere il contagio dove i numeri cominciano ad essere preoccupanti. Bisogna valutare molto bene questi luoghi che possono diventare luoghi di isolamento e del dolore”.
Così Jole Santelli, ai microfoni di Sky Tg 24, ha denunciato i problemi che presto potrebbero riguardare la Calabria in relazione alla diffusione del coronavirus.
Resta attuale anche il problema economico per molte famiglie. “La gente – ha evidenziato – comincia ad essere in sofferenza. Dobbiamo dare risposte convincenti, speriamo di esserlo a partire dalla prossima settimana”.
C’è timore anche per attrezzature non adeguate in riferimento ai così detti dispositivi di protezione personale. “Dipendiamo – ha detto – dal governo per quanto riguarda i dispositivi. Continuano ad arrivare pochi dispositivi, soprattutto sulle tutte. Devo dire maggiormente ancora sui respiratori. Abbiamo 90 posti predisposti, aspettiamo che il governo ci mandi i ventilatori che continuano a non arrivare”.
E sulla diffusione del virus:”Abbiamo avuto solo casi di rientro. Da domani partirà un app che controllerà queste cose. Stiamo cercando di evitare il più possibile l’ospdealizzazione che è uno dei maggiori fattori di rischio per il contagio”.
La sanità calabrese non versa in buone condizioni e Jole Santelli lo sottolinea:”Non abbiamo soldi, non abbiamo personale adeguato nei numeri. Lavoriamo con un sistema non adeguato”.
E sulle misure di sostentamento per i cittadini scelte dal governo la Regione Calabria è pronta ad aggiungere altre manovre. “E’ evidente che non basteranno. Il governo poco dopo la conferenza stampa si è precitato a dire che il provvedimento riguarda qualche settimana, per poi essere reintegrato. Come regione tenteremo di aiutare il più possibile. Mi auguro già la settimana di poter fare un provvedimento. Vanno valutate bene le fasce e tutte e lpersone fuori dal mondo del lavoro. Dobbiamo evitare che si arrivi al punto da scatenare la rabbia. Serve acqua per spegnere qualsiasi tipo di incendio”