Se in Italia molti teatri chiudono, a Vibo Valentia la tendenza è opposta. Sebbene per vedere riaperto il teatro comunale, la città abbia dovuto attendere quasi 30 anni.
Quella del Teatro comunale di Vibo Valentia è una storia con un percorso lungo e tortuoso che, nonostante l’apertura, si spera ancora a un lieto fine definitivo.
Dopo tanto tempo comunque sabato scorso, 30 dicembre, la città si è riappropriata del suo teatro. Del tempio per eccellenza dell’arte e della cultura, del luogo che da sempre favorisce crescita personale e aggregazione sociale.
Un incontro con la stampa, con i cittadini e varie figure istituzionali, tenutosi nel foyer del nuovo teatro, ha sancito la tanto agognata apertura.
L’evento è stato presieduto dal sindaco Maria Limardo che ha definito l’incontro “un momento storico per il territorio e la città, perché il teatro è sempre stato il simbolo della cultura”. Insieme a lei, la vicepresidente della regione Giusi Princi – che si è congratulata con l’amministrazione per aver portato a termine i lavori – il direttore del Teatro Parioli di Roma, Michele Gentile, e il direttore dell’Orchestra sinfonica della Calabria, Alberto Veronesi. Tra i numerosi presenti anche gli assessori regionali Rosario Vari e Filippo Pietropaolo, l’ex senatore Franco Bevilacqua e i sindaci Franco Sammarco, Elio Costa e Nicola D’Agostino, che si sono succeduti nei lunghi anni di iter burocratici tortuosi.
Storia e vicissitudini del teatro di Vibo
Un momento dunque straordinario per la città, che nel 1966 ha dovuto assistere alla demolizione scellerata dell’antico e pregiato Teatro comunale – detto “San Carlino” per la somiglianza col San Carlo di Napoli – sostituito poco dopo con il Teatro Valentini di proprietà privata. A metà anni ’90 la chiusura di quest’ultimo (causa problemi di gestione e restauro), la difficile trattativa (mancata) del Comune con i proprietari, infine la decisione di costruire un teatro comunale ex novo.
Da qui l’inizio di un lungo percorso fatto di vicissitudini varie, che ha preso il via nel 1999 con l’intercettazione da parte dell’ex senatore Franco Bevilacqua del finanziamento del Ministero della Cultura. A seguire la lunga fase di individuazione del terreno, degli espropri, della delibera del Cipe del 2015 e della posa della prima pietra. Il tutto avvenuto in un arco temporale che ha visto impegnati ben cinque amministrazioni comunali, compresa quella della Limardo che oggi ha assistito alla conclusione dei lavori.
La struttura e i prossimi spettacoli
Il Teatro di Vibo, che già rientra nella Rete regionale teatrale istituita dalla Regione, sorge in località Moderata Durant. È moderno all’esterno, classico all’interno, progettato dagli architetti Vincenzo Carone ed Emilio Gino Magro, che hanno prestato molta attenzione all’acustica prendendo come modello i veri teatri lirici. La struttura ha una capienza complessiva di circa 540 posti tra platea e palchi distribuiti su tre piani.
Un teatro a tutti gli effetti che richiederà di sicuro molta manutenzione e gestione da parte di personale esperto. Pertanto resta da scoprire cosa accadrà del teatro nei prossimi mesi. Dalle ultime notizie di quest’oggi infatti pare manchino all’appello alcune autorizzazioni. Intanto è già stato reso pubblico il cartellone dei prossimi appuntamenti.
Si tratta di una serie di spettacoli garantiti grazie a un accordo con il Teatro Parioli di Roma che li ha offerti gratuitamente, affidando all’attrice Angela Finocchiaro la direzione artistica.
Secondo il programma, il primo appuntamento sarà il 14 febbraio con Ale & Franz. A seguire, il 7 marzo, lo spettacolo con Paolo Ruffini e Massimo Ghini, mentre il 25 marzo quello con Angela Finocchiaro. Il 12 aprile invece si terrà un evento con Diego Della Palma.