Riceviamo e pubblichiamo dichiarazione del capogruppo regionale Udc Trematerra
“Mi auguro che nel trambusto generale in cui è finita la politica, qualcuno ogni tanto legga i dati economici che condannano la Calabria agli ultimi posti”.
E’ quanto sostiene Michele Trematerra, capogruppo dell’Udc secondo cui “Dinanzi a una crisi strutturale dell’economia calabrese, per ultimo certificata dal Rapporto degli industriali consentiti e pubblicato dal Sole 24 Ore, ci sarebbe bisogno non di una politica litigiosa ma di un’assunzione coraggiosa e generosa di responsabilità. Cosi purtroppo non è, anzi da ciò che sta accadendo nella maggioranza, incapace di uscire dal tunnel di una polemica tra il centrosinistra e il presidente Loiero che dura da 4 anni , e dall’incapacità dell’opposizione di centrodestra di porsi come alternativa affidabile, se ne deduce che la politica affida le proprie speranze solo alla casualità e all’agire giorno per giorno senza alcuna strategia e senza alcun progetto”.
“Proprio quando sta accadendo col Bilancio della Regione ne è la riprova. Il documento della Giunta regionale, infatti, ancora una volta, si presenza, dinanzi alla denuncia degli imprenditori secondo cui “la regione stenta a darsi un modello di sviluppo moderno”, privo di qualsiasi idea forte che sia in grado di far superare alla Calabria il gap struttura ed infrastruttrale e di dare una svolta al peggioramento di tutti i dati economici. Né quanto sta accadendo, ossia la forsennata corsa ad approvare il Bilancio per garantire comunque la spesa e gli impegni assunti dagli Assessorati, senza peraltro ancora sapere quali sono gli impegni finanziari da assumere per la sanità dove si sta consumando una sceneggiata davvero poco esaltante, ci fa sperare in un ripensamento. Non è questo attivismo privo di sbocchi produttivi che la Calabria si aspetta, anzi questo procedere come si è sempre proceduto è la prova che la politica ha ammainato la bandiera del rinnovamento e si affida ciecamente all’improvvisazione. Perciò l’Udc chiede, finora inascoltata, un’inversione di rotta, che inizi con una proposta di Bilancio all’altezza della situazione e con un progetto di governo della Calabria che non anteponga le formule e gli organigrammi a tutto il resto. L’insufficiente attenzione alle nostre sollecitazioni, tuttavia, ci induce a ritenere che la politica calabrese ha subito, in questa legislatura, un’involuzione da cui difficilmente, senza scelte alte e appassionate, potrà riaversi”.-