Dovrebbero finire entro il 31 dicembre di quest’anno le operazioni di abbattimento degli ecomostri in Calabria e la riqualificazione delle aree interessate. La lotta all’abusivismo edilizio lanciato dalla Regione passa pero’ attraverso i ritardi burocratici e le difficolta’ di realizzazione dell’intera operazione. Dei nove ecomostri individuati come urgenti da abbattere, i lavori a Pizzo (Vibo Valentia) e Bova Marina (Reggio Calabria) non sono ancora partiti perche’ e’ stato necessario rimodulare l’intervento a causa dell’insufficienza delle risorse individuate all’inizio. Questa azione, confermano gli uffici regionali, fara’ spendere un milione e 400mila euro in piu’ rispetto ai cinque milioni gia’ previsti che il Dipartimento dell’Urbanistica e dei Lavori Pubblici della Regione Calabria hanno reperito e destinato alla barriera artificiale di localita’ Seggiola a Pizzo (l’intervento passa da 600mila a un milione e 400mila euro) e al molo di Capo San Giovanni a Bova (da 400mila a un milione di euro). Se procedono bene i lavori a Copanello di Staletti’, dove l’ecomostro che fece indignare il Governatore Agazio Loiero oggi non esiste piu’ e l’area e’ in corso di riqualificazione, il Dipartimento aspetta ancora la rendicontazione dei Comuni di Cessaniti e Scilla che stanno procedendo comunque con i lavori.Complessivamente l’operazione in provincia di Cosenza costa un milione e 300mila euro. Proprio per queste difficolta’ e’ stata chiesta e ottenuta una proroga fino al 30 giugno e ne verra’ chiesta un’altra l’1 luglio prossimo di ulteriori sei mesi. ”Ultimato il progetto -commentano dal Comune- la spiaggia sara’ di nuovo fruibile dalla collettivita’ ed andra’ ad integrarsi con l’oasi marina protetta gia’ esistente nella zona”. E’ stato proprio un ricorso della proprieta’ a congelare l’abbattimento dell’ecomostro di Stignano, dove si prevede di radere al suolo una villetta costruita ”non su terreno demaniale ma di interesse demaniale”. La situazione e’ invece in dirittura di definizione a Stilo (Reggio Calabria), dove sono in corso di demolizione due villette costruite sulla spiaggia. Il Comune in questo caso ha approvato (come a Scilla) il progetto esecutivo e a breve si attende l’affidamento dell’appalto dei lavori. E’ pure in ritardo Tropea, che ha rallentato il procedimento di demolizione di due villette abusive all’interno del villaggio ”Le Roccette” e la riqualificazione dell’area denominata ”Fosso Lumia” a causa di convocazioni prolungate della conferenza dei servizi e i pareri degli enti preposti sui vincoli paesaggistici. (Adnkronos)