Il 12 marzo si riproporrà all’attenzione dei cittadini il problema delle malattie renali e della loro preoccupante diffusione nel mondo. La “Giornata Mondiale del Rene” è indetta in Italia con la partecipazione congiunta della Società Italiana di Nefrologia (SIN) e della Fondazione Italiana del Rene (FIR) e prevede numerose manifestazioni con eventi informativi e proposte di assistenza gratuita. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia con l’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi, diretta dal dott. Francesco Giofrè, partecipa anche quest’anno all’ importante iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità della prevenzione delle malattie renali.
Il Primario Farncesco Giofrè ha già comunicato ad infomedica l’adesione al progetto “Porte Aperte” per cui sarà data la possibilità a tutti i cittadini di accedere liberamente all’ambulatorio di Nefrologia presso l’Ospedale Jazzolino per un controllo della pressione arteriosa, per una ecografia renale o anche per un’analisi delle urine in collaborazione con il laboratorio.
L’ambulatorio di reparto allo scopo resterà aperto, compatibilmente con le altre esigenze di servizio, tra le ore 10 e le ore 18 dello stesso giorno. Anche presso i centri dialisi degli ospedali di Serra S. Bruno, Soriano e Tropea sarà disponibile la consulenza dei nefrologi. Il Commissario Straordinario dott. Rubens Curia ha risposto positivamente alla richiesta della CRI, che mette a disposizione dei cittadini l’opera dei suoi volontari, di rendere fattibile con la collaborazione dell’Unità Operativa di Nefrologia il progetto territoriale di prevenzione delle malattie renali.
Come viene messo in evidenza sul documento diffuso dalla SIN-FIR una persona su dieci è oggi portatrice di una qualche forma di danno renale. Le malattie renali a loro volta fanno aumentare il rischio delle malattie cardiovascolari. E’ noto, inoltre, come l’insufficienza renale porti progressivamente nel tempo al fallimento della funzione dell’organo e alla necessità di sottoporsi a dialisi, con tutte le conseguenze sulla qualità della vita personale, lavorativa e familiare, che questo trattamento comporta.