di Grazia Candido – E’ bello vedere ed ascoltare giovani, con i piedi ben saldi a terra, idee chiare e voglia di riscatto. Fabrizio e Federico Sansone, palermitani doc, in arte I Sansoni, sono fratelli nella vita e sul palco che amano sognare e ieri sera, al teatro “Francesco Cilea” hanno preso per mano il pubblico e, con il live “Sogno a tempo determinato”, hanno indagato il mondo dei trentenni e non solo.
Schietti, diretti, ironici e sempre con la battuta pronta anche quando non è da copione, il duo comico con Katia Follesa (voce narrante fuori campo) a reggere le fila, ha messo in scena, grazie a “L’Altro Teatro”, società guidata da Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno, uno spettacolo di “pura fantascienza”, un incredibile ma reale viaggio tra le derive contemporanee.
In scena, si alternano temi quali l’amore, il lavoro che non c’è, gli scarsi voli aerei da Nord a Sud, il futuro, un figlio, equilibri che si scompongono per forze maggiori, situazioni che vivono quotidianamente i trentenni di oggi. Un racconto autobiografico che Fabrizio e Federico stilano scardinando stereotipi e pregiudizi.
Si ride tanto ma anche, ci si sofferma su problematiche che, purtroppo, fanno parte di una realtà che, forse, andrebbe cambiata, migliorata.
In un crescendo di emozioni e sorrisi, i Sansoni parlano del laureato che consegna cibo da asporto, dello studente costretto a spostarsi per andare a studiare fuori con il “terronair”, azienda riservata ai ragazzi del Sud, dell’astronauta, del calciatore, della classe politica, dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Insomma, ce n’è per tutti, nessuno viene lasciato fuori ma, una cosa è certa per i fratelli siciliani: “Anche se oggi è abbastanza difficile essere giovani, i ragazzi riusciranno ad uscire da questo tempo determinato nonostante i problemi che si portano dietro dalle precedenti generazioni. Ce la faremo!”.
Federico e Fabrizio pur manifestando dubbi, hanno la consapevolezza che “sono i sogni che spengono l’essere umano e non l’essere umano che ha bisogno di un sogno. Solo così si può andare avanti nella vita senza nessun rimpianto”.
Il pubblico con un forte e lungo applauso, riconoscimento ufficiale del valore artistico dello spettacolo, premia un lavoro ben fatto da due giovani interpreti che ne hanno cose da dire e raccontare ma, soprattutto, come tanti loro coetanei, hanno voglia di un mondo più giusto, più sano e capace di offrire opportunità per tutti, per le generazioni attuali e future.