Ogni anno dal 2003 viene celebrata la Giornata europea della giustizia civile,
un’iniziativa, nata sulla base delle decisioni assunte dal Comitato dei Ministri del
Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea, che si propone di informare
adeguatamente i cittadini sui loro diritti e sulle modalità di funzionamento della
giustizia civile, così contribuendo ad avvicinarli alla giustizia e quindi a migliorare
l’accesso al relativo servizio.
Nell’ambito del progetto di sensibilizzazione ai problemi della giustizia civile,
peculiare attenzione viene rivolta alle forme di collaborazione tra Magistratura e
Avvocatura che sfociano nella individuazione di prassi virtuose nel concreto esercizio
della giurisdizione, nel segno dell’efficienza e della garanzia dei diritti delle parti.
In questo contesto, particolarmente significativa è la scelta del Tribunale di Reggio
Calabria e del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Reggio Calabria di celebrare la
Giornata europea della giustizia civile sottoscrivendo un protocollo in tema di
sostituzione delle udienze mediante il deposito di note di trattazione scritta ex art. 127
ter del codice di procedura civile, introdotto dal d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (c.d.
riforma Cartabia) ed in vigore dal 1° gennaio 2023.
Con la riforma Cartabia, infatti, dopo l’esperienza delle c.d. udienze cartolari (ossia
non in presenza) che ha caratterizzato il periodo dell’emergenza sanitaria da Covid-19,
è stato introdotto l’istituto delle “note scritte in sostituzione dell’udienza”, in base al
quale l’udienza non c’è. Precisamente, sulla scorta dell’art. 127-ter c.p.c., l’udienza,
anche se precedentemente fissata, può essere sostituita dal deposito di note scritte,
contenenti le sole istanze e conclusioni, se non richiede la presenza di soggetti diversi
dai difensori, dalle parti, dal pubblico ministero e dagli ausiliari del giudice.
Proprio perché le note di trattazione scritta sostituiscono l’udienza, che
tradizionalmente è un momento cardine del processo civile, è apparso opportuno nei
mesi scorsi avviare un confronto tra Magistratura ed Avvocatura, al fine di addivenire
a soluzioni condivise, onde rendere l’istituto più funzionale e pienamente rispettoso dei
diritti delle parti ed in primis del principio del contraddittorio.
Il protocollo, sottoscritto dalla Presidente del Tribunale, dott.ssa Maria Grazia
Arena, e dal Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria,
avv. Rosario Maria Infantino, è il frutto di tale confronto e dell’attività svolta dai gruppi
di lavoro coordinati, rispettivamente, dalla Presidente della Seconda Sezione Civile del
Tribunale, dott.ssa Antonella Stilo e dal Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di
Reggio Calabria – Referente Giustizia Civile e Amministrativa, avv. Attilio Cotroneo,
nel solco di una collaborazione che, nel rispetto dei ruoli reciproci, ha radici lontane
nel tempo e rappresenta un metodo di lavoro proficuo ed efficace, nel segno
dell’equilibrio tra le esigenze della Difesa e la “sorveglianza” dei tempi processuali.
Il protocollo contiene, infatti, regole di “buona condotta” e prassi virtuose che,
proprio perché costituiscono la risultante di un’elaborazione condivisa fra magistrati
ed avvocati, ben possono contribuire ad una più efficiente gestione del processo civile,
nella consapevolezza che, come scriveva Piero Calamandrei, «in realtà ciò che plasma
il processo, ciò che gli dà la sua fisionomia tipica non è la legge processuale, ma è il
costume di chi la mette in pratica».
Ben vengano allora queste iniziative che si inseriscono nel solco del dialogo tra i
vari attori della giurisdizione avviato da anni e che si è sinora rivelato prezioso
strumento di approfondimento e di risoluzione dei problemi -piccoli e grandi- che
affliggono il sistema giudiziario.