Oggi, martedì 14 febbraio 2023, in occasione della Giornata Internazionale
dell’Epilessia, si invita tutta la cittadinanza a partecipare al Flash Mob che
si svolgerà lungo le scalinate del Teatro “F. Cilea” alle ore 17.
“Non mi chiamo epilettico” è un progetto ideato dalla Dott.ssa Antonia
Sapone , che si trasforma in arte attraverso un flash mob, contro i
pregiudizi sulle persone con epilessia, grazie all’artisticità della prof.ssa
Cutrupi che, con le sue allieve del “Centro Studio Danza”, ancora una
volta, diventa promotore e sostenitore dell’ennesima causa sociale contro
i pregiuzi e l’emarginazione.
La Giornata internazionale dell’epilessia è un evento speciale che
promuove la consapevolezza dell’epilessia in più di 130 paesi ogni anno.
Ogni anno, le persone si uniscono per riconoscere ed evidenziare i
problemi affrontati dalle persone con epilessia, dalle loro famiglie e dai
loro assistenti.
“Questo è un giorno per tutti, non importa dove ti trovi, non importa
quanto piccolo sia il tuo gruppo o grande la tua area, non importa se ti
concentri sugli aspetti medici o sociali della malattia. Vogliamo che tu ci
aiuti a celebrare la Giornata Internazionale dell’Epilessia! Dobbiamo
parlare con una voce globale.”- questo l’appello dell’AIE (Associazione
Italiana Epilessia).
Nei Paesi industrializzati, l’Epilessia interessa circa 1 persona su 100.
Questa patologia si può verificare in tutte le età, con due maggiori picchi
di incidenza, uno nei primi anni di vita e l’altro – sempre più elevato –
nell’età più avanzata. Attualmente si calcola, infatti, che in Italia ogni anno
si verifichino 86 nuovi casi di Epilessia nel primo anno di vita, 20-30
nell’età giovanile/adulta e 180 dopo i 75 anni. Alla base dell’alto tasso di
incidenza nel primo anno di vita ci sono soprattutto fattori genetici e rischi
connessi a varie cause di sofferenza perinatale, mentre per gli over 75 la
causa risiede soprattutto nel concomitante aumento delle patologie
legate all’età: ictus cerebrale, malattie neurodegenerative, tumori e
traumi cranici.
In Italia le persone con epilessia sono circa 600 mila e un terzo di esse non
è sensibile alla cura farmacologica, rappresentando un grave problema di
inclusione sociale scolastica e lavorativa e la quota più grande di spesa per
il Servizio Sanitario Nazionale e per i caregiver. L’Epilessia è una malattia
cronica che impatta certamente sulla vita quotidiana di chi ne soffre,
anche nei rapporti con le persone, i compagni, i colleghi. Sebbene la
strada da percorrere sia ancora lunga, molti passi avanti sono stati fatti,
ma bisogna non arrendersi alla propria condizione e ad affrontare la vita
con coraggio in ogni ambito sociale.
E allora ci auguriamo che ognuno di noi possa sentire la necessità di
essere presente questo pomeriggio alle ore 17 davanti al teatro “F.
Comunale” indossando qualcosa di viola, colore simbolo di questa
giornata, per dire, ancora una volta “SI’” alla lotta contro i pregiudizi e
all’emarginazione.
Noi ci saremo… vi aspettiamo!!!