di Grazia Candido – “Un importante obiettivo raggiunto che darà un sostegno decisivo alla stabilità finanziaria dell’Ente”.
Così il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti e l’assessore comunale alle Finanze Irene Calabrò, questa mattina nel salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, aprono la conferenza stampa sulla sottoscrizione da parte del Presidente del Consiglio Mario Draghi del “Patto per Reggio Calabria” e che ha visto la partecipazione in collegamento di Salvatore Bilardo e Antonio Colaianni in rappresentanza dei ministeri dell’Economia e Finanze e degli Interni.
Gli effetti del “Patto per Reggio”, l’atto che produce un sostegno di 150 milioni di euro per la città dello Stretto, sono stati illustrati dettagliatamente dai due inquilini di Palazzo San Giorgio entrambi concordi che “il corposo aiuto servirà per il risanamento delle casse del Comune”.
“Abbiamo firmato giorno 20 Luglio, il Patto per Reggio con il premier Draghi ed è un intervento importante per la città che ci permetterà di risolvere qualche problema di bilancio che si protrae da tempo – esordisce il sindaco f.f Brunetti -. E’ un omaggio che il Governo fa alla città perché ci dà dei precisi impegni: un quarto di questi 138 mln di euro devono essere recuperati dal Comune e lo farà tramite la valorizzazione, l’alienazione del patrimonio comunale e la riscossione dei tributi. Proprio sui tributi, scopriremo tutti i cittadini reggini non censiti e l’ufficio tributi e l’assessore Gangemi stanno facendo un lavoro certosino per scovare i fantasmi. Non ci fermeremo perché è stato accertato che, circa il 20% di nuclei familiari, non è censito per il ruolo Tari. La nostra lotta all’evasione continuerà perché dobbiamo portare benefici alla Reggio sana ed onesta. L’obiettivo di questa Amministrazione è di abbassare le tariffe, non ci sarà pertanto alcun aumento, anche se il percorso è lungo”.
Il primo cittadino di Palazzo san Giorgio ripete più volte il motto “pagare tutti per pagare di meno” e ha piena fiducia nel lavoro della “società Hermes che ha il compito di andare a scovare tutti gli evasori che rimangono nascosti alla riscossione dei tributi e delle tasse. I 138 milioni di euro – postilla Brunetti – ci serviranno a ripianare il debito accumulato 20 anni fa, liberare delle risorse tra le pieghe del bilancio comunale che ci permetteranno gradualmente, di poterle investire in servizi per il cittadino”.
L’assessore Calabrò invece, parla di “un lavoro di tecnica, di norme, di costruzione di tutto un impianto dal punto di vista normativo di rapporti e colloqui con i Ministeri che ha portato al raggiungimento di risultati importanti per l’amministrazione comunale e, soprattutto, per le casse del Comune”.
“E’ qualcosa che non è tangibile dal punto di vista degli effetti ma dal punto di vista degli esperti della finanza locale è, sicuramente, un traguardo importante perché abbiamo portato Reggio all’attenzione della Corte Costituzionale con effetti negativi da un lato e positivi dall’altro, tant’è che sono state adottate misure da parte del Governo specifiche per la città – continua la Calabrò -. Da lì in poi, è nata una lotta, una presa di posizione dell’amministrazione targata Falcomatà per il risanamento delle casse degli Enti Locali, un problema che accomuna diversi Comuni e Reggio che, per la prima volta, grazie alla sentenza 115, il Governo ha attuato un percorso di risanamento che mette in campo delle misure concrete che vanno ad aggredire gli stalli e i punti critici degli Enti Locali del Mezzogiorno. Il Comune di Reggio Calabria rivedrà la luce in fondo al tunnel. E’ un percorso duro, una sfida che non abbiamo mai pensato di poter perdere ma, adesso, c’è una accelerazione di quelle che sono le misure già in campo. Il requisito per avere questo contributo ventennale è essere un Comune di Città Metropolitana con un disavanzo pro capite superiore a 700 euro – conclude l’assessore comunale -. Attualmente, i cittadini del Comune di Reggio hanno un disavanzo di 1.300 euro, nel momento in cui si raggiungerà la soglia dei 700 euro, quindi 699 euro, saremo contenti di non godere più di questo contributo perché vuol dire che abbiamo raggiunto l’obiettivo”.