“La libertà è la massima espressione della dignità che Dio stesso ha voluto per tutte le persone. Noi siamo al suo servizio.
Dobbiamo inondare la nostra terra di speranza e fiducia, di cose concrete. Senza coraggio la vita è meno viva. Don Ciotti ha invocato anche “una rivolta delle coscienze di tutti, perché solo così si può voltare pagina. Si uccide non sono con le armi ma anche impoverendo la società. La ‘ndrangheta è fatta di parassiti che inquinano e distruggono il sistema democratico, le libertà ed i diritti individuali e collettive. Le mafia – ha aggiunto don Ciotti – oggi sono globalizzate e dobbiamo globalizzarci anche noi. Non possiamo essere cittadini ad intermittenza, dobbiamo diventare più responsabili. Cultura e mafie sono incompatibili. Le mafie ingrassano nella indifferenza, nella delega e nell’egoismo. Essi vogliono sudditi e non cittadini”. Un messaggio chiaro è arrivato anche dal procuratore Bombardieri: “Non c’è spazio per nuova violenza o nuove intimidazioni. Che si sappia con chiarezza – ha detto – chi progetta atti del genere sappia che troverà di fronte tutta la forza dello Sato che reagirà con determinazione”. (ANSA).