In questi giorni, i militari della Guardia Costiera di Reggio Calabria
unitamente ai sommozzatori del Nucleo Operatori Subacquei Guardia
Costiera di Messina, stanno conducendo un’operazione di prevenzione e
contrasto all’annoso e diffusissimo fenomeno dei gavitelli abusivamente
posizionati lungo l’intero litorale reggino.
L’operazione che si inserisce nella serie di controlli finalizzati a rendere
più sicuro “l’ambiente mare”, nell’ambito della campagna nazionale Mare
Sicuro 2020, è stata preceduta da una propedeutica attività di
posizionamento di diffide su tutte le imbarcazioni, illegittimamente
collocate, in forma stabile, sui gavitelli d’ormeggio presenti.
In ottemperanza alle diffide apposte, si è quindi proceduto coattivamente
a rimuovere e rendere completamente inutilizzabili, circa 20 “sistemi
d’ormeggio”, costituiti da vari materiali (cemento, pietre, cordami, ferro e
gavitelli), per una superficie pari a circa 2600 mq., con conseguente
sequestro penale degli stessi.
Con l’occasione sono state rimosse attrezzatura da pesca e spezzoni di
reti rinvenute sui fondali ispezionati.
La collocazione delle boe d’ormeggio lungo la fascia costiera in assenza
del previsto titolo di concessione demaniale, spesso a pochi metri dalla
battigia, oltre a deturpare l’ambiente marino, rappresenta un pericolo per
la sicurezza della navigazione a causa dell’assenza di idonee
segnalazioni e impedisce, al contempo, la libera e sicura fruizione da
parte dei bagnanti della fascia di mare riservata alla balneazione.