Un’iniziativa di solidarietà, con la
fornitura di generi di prima necessità a favore di famiglie indigenti,
ha visto protagonisti il Banco alimentare di Reggio Calabria, il Gruppo
giovani imprenditori della Confindustria territoriale e la sezione
provinciale dell’Associazione mogli medici italiani (Ammi). Un impegno
comune per il tessuto sociale dell’area metropolitana reggina, oggi
costretto a fare i conti con una grave crisi economica scaturita
dall’emergenza sanitaria del coronavirus e con il diffondersi di sacche
di povertà e disagio.
I giovani imprenditori hanno donato prodotti delle loro imprese,
istituito all’interno delle aziende punti di raccolta per generi di
prima necessità e devoluto i proventi di una raccolta di fondi per
l’acquisto di prodotti per l’infanzia.
“E’ un piccolo gesto di solidarietà, una goccia nel mare del bisogno”
commenta il presidente del Gruppo giovani imprenditori, Umberto Barreca,
il quale ringrazia “i colleghi ma anche i cittadini che, mossi da
sensibilità personale, hanno inteso contribuire ad alleviare le
difficoltà e le sofferenze di interi nuclei familiari. E’ un momento
difficile per la nostra comunità ed è necessario compiere uno sforzo
soprattutto a favore del mondo dell’infanzia”.
“L’Ammi – dichiara la presidente Mariella Libri Costantino – in questo
periodo di gravi difficoltà economiche e sociali estremizzate dalla
pandemia di coronavirus, dove le necessità di sopravvivenza sono quelle
che ogni giorno si evidenziano maggiormente, in quanto il divieto di
spostarsi e il fermo delle attività produttive ha ridotto sul lastrico
molte famiglie, ha accolto la segnalazione di Confindustria Reggio,
partecipando alla catena di solidarietà. Una lodevole iniziativa del
Banco alimentare, che da anni opera silenziosamente contro l’indigenza
diffusa, che in questo momento storico si è notevolmente aggravata. Per
la nostra associazione è stato motivo di orgoglio sostenere una così
grande opera meritoria portata avanti dal Banco alimentare”.
“La catena della solidarietà non si ferma. Oggi più che mai, non
possiamo lasciare solo nessuno – spiega Giuseppe Bognoni, responsabile
del Banco alimentare di Reggio Calabria -. Le richieste di cibo sono
aumentate del 20% su tutto il territorio nazionale, con punte fino al
40% al Sud. Proprio per questo, iniziative come quella del Gruppo
giovani imprenditori di Confindustria e dell’Associazione mogli medici
italiani fanno la differenza. Un enorme grazie di cuore per la donazione
di prodotti alimentari che ci permettono di aiutare delle famiglie in
difficoltà. Insieme alimentiamo la speranza”.
