che proseguiranno nei prossimi giorni sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
Nello specifico è stato contestato alla titolare della ditta che gestisce la struttura turistico-ricreativa l’occupazione abusiva di area demaniale marittima mediante la realizzazione di una serie di innovazioni non autorizzate rappresentate dalla costruzione di n° 18 prefabbricati in legno ancorati al suolo mediante platea di cemento, e di alcuni manufatti in cui erano allocati i servizi igienici, lavabi e spogliatoi, al fine di trarne profitto. Sono state inoltre contestate violazioni in materia paesaggistico-ambientale e sismica.
Durante l’esecuzione del provvedimento, che ha visto impiegati oltre al personale della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria anche quelli degli uffici dipendenti di Melito Porto Salvo e Bianco, i militari accertavano altresì che la ditta aveva ulteriormente occupato l’area demaniale marittima con ulteriori n° 8 prefabbricati, procedendo nell’immediatezza ad eseguire d’iniziativa, sentito il PM delegante, un ulteriore sequestro preventivo.
L’intera area posta sotto sequestro ammonta a circa 1.200 mq. Le aree e gli immobili sono stati affidati in custodia all’indagata senza facoltà d’uso.