• Processo Fortugno, agenti: “Boss Orazio De Stefano rassicurò Novella”

    Nell’aprile del 2006 il boss della ‘ndrangheta Orazio De Stefano ebbe un breve incontro nel carcere di Parma con Domenico Audino, uno dei presunti assassini di Francesco Fortugno, esprimendogli la sua vicinanza. E’ quanto hanno riferito, nel corso dell’udienza del processo per l’omicidio di Fortugno, i due agenti della polizia penitenziaria Maurizio Quagliarella e Fabio Ruffolo rispondendo alle domande dei pubblici ministeri Mario Andrigo e Marco Colamonaci. Secondo quanto hanno riferito i due agenti, Orazio De Stefano, mentre usciva dalla sua cella per l’ora d’aria, si fermo’ davanti la cella di Domenico Audino e gli strinse la mano attraverso la sbarre. ”Se hai bisogno di qualcosa – disse De Stefano – ricordati che io sono qui”. Il contatto fu interpretato come una rassicurazione da parte di De Stefano nei confronti di Audino in relazione ad eventuali problemi legati al regime di 41 bis. Un comportamento, hanno riferito Quagliarella e Ruffolo, che De Stefano non aveva mai adottato nei confronti di altri detenuti. Prima della conclusione dell’udienza i pm hanno chiesto alla Corte l’acquisizione degli atti dell’inchiesta della Procura di Chieti sul suicidio del pentito Bruno Piccolo, avvenuto a Francavilla al Mare nell’ottobre del 2007. (ANSA).

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