Si è aperta oggi la sessione sulle riforme con al centro il dibattito su Statuto, forma di governo, Regolamento, legge elettorale e legge sulle primarie. La sede deputata al dibattito e all’approfondimento è la Commissione ‘Riforme e decentramento’ presieduta da Salvatore Magarò.
“Le risultanze della seduta consiliare del 7 agosto – ha detto il presidente Magarò – saranno elemento, insieme alle proposte già presentate, di ulteriore approfondimento, alla ripresa dei lavori della Commissione subito dopo la pausa estiva”.
In apertura dei lavori della Commissione ‘Riforme’, allargata oggi ai capigruppo consiliari, il presidente Salvatore Magarò ha spiegato: “Siamo qui, tutti insieme, per trovare un primo ma importante approccio in modo da fornire alla successiva discussione il carattere della concretezza, nella consapevolezza di una ‘sfida’ non facile, ma certamente esaltante. Tenendo conto del ‘problema tempi’ che accompagna due materie così complesse e delicate, certamente sono notevoli le potenzialità e gli spazi per la sperimentazione che restano ancora aperti nel vigente Statuto nel quale la questione dirimente è la forma di governo”.
“Il tempo è maturo – ha aggiunto Magarò – per riaffrontare la questione senza nessuna preclusione. Se è vero che l’elezione diretta conserva notevoli aspetti positivi, al tempo stesso non garantisce in assoluto stabilità nè è controbilanciata adeguatamente. Quanto al rapporto tra Esecutivo e Consiglio regionale, fuori dalla logica di rivendicazione degli spazi gestionali, bisogna puntare sul rafforzamento delle funzioni di indirizzo e di controllo, pensando anche a forme sanzionatorie nei confronti di chiunque si sottragga dal dare conto dei propri atti e del proprio operato al Consiglio”.
In merito al progetto di legge sulle elezioni primarie a firma del vicepresidente Antonio Borrello, Magarò ha rilevato “l’opportunità di parlarne in un secondo momento, trattandosi di una proposta che dà già per scontata la conferma dell’attuale elezione diretta del Presidente della Giunta”.