“Siamo pronti a non pagare più il canone Rai”. I cittadini di Mammola si ribellano in quanto dal 24 Maggio scorso la ricezione di Rai 2 è disturbata e addirittura da qualche giorno oscurato completamente. A nulla finora sono valse le continue chiamate al numero verde Rai da parte di tantissimi cittadini che si sono rivolti anche ai vigili urbani del Comune di Mammola . Il comandante del corpo dei vigili Luigi Scarfò ha affermato:” Siamo dinnanzi a una protesta legittima in quanto quasi tutti i cittadini Mammolesi pagano il canone Rai e si vedono ormai da due mesi costretti a non usufruire di un servizio legittimo. Infatti, il centro storico e pittoresco della vallata del torbido, e l’unica cittadina del comprensorio Locrideo e forse di tutta la Calabria a doversi accontentare di una “spicciolata” di programmi televisivi facilmente visibili come le tre reti “Rai” e dalle altre tre della Mediaset. Numerose famiglie Mammolesi uno su tre si è dotata di parabole digitali per poter seguire qualche programma in più,visto che sopratutto nel periodo invernale con il maltempo spesso i segnali Rai scompaiono per diverse settimane per via dei guasti che il maltempo provoca nella zona dove sono collocate le antenne per la ricezione dei segnali televisivi. Questi continui guasti continuano a provocare malumore tra la popolazione, in quanto chi non è dotato di sistema satellitare rischia per parecchie settimane di rimanere fuori dal mondo.
Adesso un gruppo di cittadini Mammolesi con in testa Damiano Panetta stanno organizzato un comitato con relativa raccolta firme da inviare alla Rai. Mammola rinomata per la sua gastronomia che attira migliaia di persone nelle varie Sagre paesane organizzate dalla Pro Loco, e dalle altre associazioni presenti in paese, ma il centro della vallata del torbido si posiziona ultima nella graduatoria delle ricezioni delle emittenti televisive.
Nicodemo Barillaro