Il Presidente della Camera di commercio di Crotone, nonché Presidente dell’Unioncamere Calabria, Fortunato Roberto Salerno, al fine di esprimere tassativa contrarietà alla realizzazione di una qualsiasi tipologia di discarica nel territorio di Giammiglione, ha inviato la seguente lettera aperta al Presidente del consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, al Ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, al Commissario per l’emergenza Goffredo Sottile e per conoscenza al presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, all’assessore all’ambiente Silvestro Greco.
LETTERA APERTA
Riteniamo che sia assolutamente immotivata la realizzazione di una nuova discarica in provincia di Crotone ed in particolare quella paventata nel territorio di Giammiglione.
La nostra contrarietà è indirizzata verso discariche di qualunque tipologia e capienza. Infatti, in riferimento ai rifiuti provenienti dalla bonifica è impensabile spostare le polveri col pericolo di diffonderle e quindi di determinarne l’inalazione o la contaminazione. Pertanto la soluzione ideale sarebbe quella delle casse di colmata, peraltro prevista dalla conferenza dei servizi decisoria tenutasi al Ministero dell’ambiente in data 5 giugno 2009.
In riferimento a rifiuti di altra natura, il fabbisogno provinciale di smaltimento è già soddisfatto, come sottolineato pubblicamente dal Sindaco del Comune di Crotone, anche nell’ipotesi peggiore di spostare in discarica i rifiuti della bonifica. Quindi, non vi è motivo per attrarre e smaltire i rifiuti del resto della regione, cosa che peraltro già facciamo, o del resto del Paese.
Soprattutto alla luce del fatto che, dopo la chiusura delle fabbriche chimiche presenti sul territorio, la strategia di sviluppo individuata a livello istituzionale, e condivisa con gli altri attori del contesto socioeconomico, è fondata sulla promozione del turismo e dell’agroalimentare. Le aziende di tali settori sono forti e promettenti dal punto di vista occupazionale ed economico ed i numeri ne rendono merito, basti pensare alle produzioni biologiche unico settore con trend in crescita. Ma, allora, bisogna essere coerenti, perché non si può parlare un giorno di turismo ed agroalimentare ed il giorno seguente svendere il territorio con giustificazioni che non reggono. E’ impensabile attrarre turisti sul territorio e promuovere le produzioni tipiche se sostituiremo le nostre colline con montagne di rifiuti.
I cittadini e le imprese di un territorio già martoriato dal punto di vista ambientale non possono più sopportare le conseguenze dell’arricchimento selvaggio di pochi. E’ necessario che le istituzioni compiano le loro scelte ed agiscano con grande senso di responsabilità e lungimiranza.
La provincia di Crotone, al centro tra mare e monti, potrebbe essere il centro magnetico per l’attrazione turistica, e ciò a patto che si proceda con la valorizzazione di quanto di positivo già esiste e non distruggendo quanto fatto finora.
Mentre nel resto del mondo si parla di sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale, qui non solo non si fa sviluppo ma si rischia di minare alle basi le possibilità future di far rinascere il nostro territorio.
E’ responsabilità del Governo vigilare che le iniziative imprenditoriali non abbiano impatti negativi sull’equilibrio ambientale. Soprattutto a seguito di quanto accaduto: ossia il ritardo decennale delle operazioni di bonifica ed il rinvenimento di scorie nocive sotto le abitazioni, le scuole pubbliche e finanche l’ospedale, triste vicenda che ha portato Crotone all’attenzione delle cronache internazionali.
Se il Governo, che sovrintende in materia con specifiche disposizioni tutte indirizzate alla tutela ambientale dei territori e dei cittadini, soprattutto in quest’ultima fase, dà poi pieno mandato ad un Commissario che in sfregio a tali disposizioni, non considerando la gravissima situazione di inquinamento della città di Crotone, intende addirittura ingannare la cittadinanza autorizzando nuove discariche con capacità di abbancamento ingiustificate ed insensate, riteniamo sarebbe meglio che, con responsabilità, venga emanato un decreto di evacuazione degli abitanti di tutta la provincia di Crotone.
E’ fondamentale garantire, invece, che sui cittadini, ma anche sulla fauna, la flora e le altre risorse naturali che impreziosiscono la provincia di Crotone, non pesino gli effetti di affrettate e speculative iniziative imprenditoriali. Ben vengano i nuovi investimenti però a condizione che valorizzino e non depauperino le preziose bellezze naturali, unica vera fonte di sviluppo per il futuro del nostro territorio.
LETTERA APERTA
Riteniamo che sia assolutamente immotivata la realizzazione di una nuova discarica in provincia di Crotone ed in particolare quella paventata nel territorio di Giammiglione.
La nostra contrarietà è indirizzata verso discariche di qualunque tipologia e capienza. Infatti, in riferimento ai rifiuti provenienti dalla bonifica è impensabile spostare le polveri col pericolo di diffonderle e quindi di determinarne l’inalazione o la contaminazione. Pertanto la soluzione ideale sarebbe quella delle casse di colmata, peraltro prevista dalla conferenza dei servizi decisoria tenutasi al Ministero dell’ambiente in data 5 giugno 2009.
In riferimento a rifiuti di altra natura, il fabbisogno provinciale di smaltimento è già soddisfatto, come sottolineato pubblicamente dal Sindaco del Comune di Crotone, anche nell’ipotesi peggiore di spostare in discarica i rifiuti della bonifica. Quindi, non vi è motivo per attrarre e smaltire i rifiuti del resto della regione, cosa che peraltro già facciamo, o del resto del Paese.
Soprattutto alla luce del fatto che, dopo la chiusura delle fabbriche chimiche presenti sul territorio, la strategia di sviluppo individuata a livello istituzionale, e condivisa con gli altri attori del contesto socioeconomico, è fondata sulla promozione del turismo e dell’agroalimentare. Le aziende di tali settori sono forti e promettenti dal punto di vista occupazionale ed economico ed i numeri ne rendono merito, basti pensare alle produzioni biologiche unico settore con trend in crescita. Ma, allora, bisogna essere coerenti, perché non si può parlare un giorno di turismo ed agroalimentare ed il giorno seguente svendere il territorio con giustificazioni che non reggono. E’ impensabile attrarre turisti sul territorio e promuovere le produzioni tipiche se sostituiremo le nostre colline con montagne di rifiuti.
I cittadini e le imprese di un territorio già martoriato dal punto di vista ambientale non possono più sopportare le conseguenze dell’arricchimento selvaggio di pochi. E’ necessario che le istituzioni compiano le loro scelte ed agiscano con grande senso di responsabilità e lungimiranza.
La provincia di Crotone, al centro tra mare e monti, potrebbe essere il centro magnetico per l’attrazione turistica, e ciò a patto che si proceda con la valorizzazione di quanto di positivo già esiste e non distruggendo quanto fatto finora.
Mentre nel resto del mondo si parla di sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale, qui non solo non si fa sviluppo ma si rischia di minare alle basi le possibilità future di far rinascere il nostro territorio.
E’ responsabilità del Governo vigilare che le iniziative imprenditoriali non abbiano impatti negativi sull’equilibrio ambientale. Soprattutto a seguito di quanto accaduto: ossia il ritardo decennale delle operazioni di bonifica ed il rinvenimento di scorie nocive sotto le abitazioni, le scuole pubbliche e finanche l’ospedale, triste vicenda che ha portato Crotone all’attenzione delle cronache internazionali.
Se il Governo, che sovrintende in materia con specifiche disposizioni tutte indirizzate alla tutela ambientale dei territori e dei cittadini, soprattutto in quest’ultima fase, dà poi pieno mandato ad un Commissario che in sfregio a tali disposizioni, non considerando la gravissima situazione di inquinamento della città di Crotone, intende addirittura ingannare la cittadinanza autorizzando nuove discariche con capacità di abbancamento ingiustificate ed insensate, riteniamo sarebbe meglio che, con responsabilità, venga emanato un decreto di evacuazione degli abitanti di tutta la provincia di Crotone.
E’ fondamentale garantire, invece, che sui cittadini, ma anche sulla fauna, la flora e le altre risorse naturali che impreziosiscono la provincia di Crotone, non pesino gli effetti di affrettate e speculative iniziative imprenditoriali. Ben vengano i nuovi investimenti però a condizione che valorizzino e non depauperino le preziose bellezze naturali, unica vera fonte di sviluppo per il futuro del nostro territorio.