I lavoratori del Consorzio di bonifica di Trebisacce, in provincia di Cosenza, sono saliti per protesta sul tetto della sede della struttura consortile. La decisione è stata adottata, spiegano, “per richiamare l’attenzione degli organi preposti sulla loro situazione”.
Le maestranze già mercoledì scorso al termine di un’assemblea avevano proclamato lo stato di agitazione “a seguito dell’ l’indisponibilità economica da parte dell’ente all’erogazione dei salari correnti ed arretrati a tutti i dipendenti”.
I lavoratori vantano quattro mensilità e alcuni di loro, negli ultimi giorni, sono stati posti in cassa integrazione, mentre i vertici del Consorzio hanno preannunciato un aumento di giornate per i lavoratori a tempo determinato.
“Continueremo la nostra battaglia, con azioni ancora più eclatanti – hanno dichiarato i lavoratori – fino a quanto non avremo risposte certe”.
“La protesta continuerà ad oltranza – ha dichiarato Federica Pietramala, segretaria generale comprensoriale Flai Cgil – fino a quando non verrà garantito il loro diritto sacrosanto al salario. L’amministrazione dell’Ente deve mettere in campo adeguate azioni atte a garantire la dignità ai propri dipendenti, se non ci riesce si dimetta”.