C’è un terzo indagato nell’inchiesta sulla morte di Bergamini, il giocatore del Cosenza trovato cadavere nel 1989 nei pressi di Roseto Capo Spulico. È questa la grande novità, ma non l’unica, delle indagini condotte da Eugenio Facciolla, il procuratore capo di Castrovillari che 9 mesi fa ha riaperto il caso con un’ipotesi di reato pesantissima nei confronti di Isabella Internò (l’ex ragazza del calciatore) e Raffaele Pisano (l’autista del camion sotto il quale Bergamini si sarebbe suicidato, come da racconto della donna presente alla tragedia): omicidio volontario in concorso, aggravato dalla premeditazione. Proprio “in concorso” apriva la strada a presunti complici, quelli che probabilmente secondo il pm avevano ucciso il giocatore. Adesso la ricerca ha portato a un primo risultato. Secondo quanto si apprende dalle pagine di Gazzetta.it c’è infatti un altro nome nel registro degli indagati, una persona da individuare nella cerchia familiare della Internò.