di Vittorio Pio – Un ottimo Catanzaro non è riuscito ad espugnare il San Filippo a Messina, non solo per i meriti di un avversario che ha cercato di giocarsela a viso aperto, ma soprattutto per le condizioni disastrose del campo di gioco, apparso realmente ai limiti della logica, ancora più che della praticabilità.
E così con quasi nessuna area del rettangolo vagamente erboso esente da rimbalzi effimeri e pozzanghere, la partita è vissuta di episodi ed individualità, con il Catanzaro a cercare di sbrogliare la matassa e un Messina ben disposto dinanzi all’estremo difensore Fumagalli, autore anche oggi di una prova maiuscola, subito capace dopo pochi minuti di sbarrare la porta a Iemmello e poi ancora sempre vigile fino ai minuti finali della prima frazione, quando è stato Verna ad insaccare per le aquile con un gran tiro fuori dall’area in pieno recupero.
Nella seconda frazione il Messina è tornato in campo con un pizzico di maggiore determinazione e poco dopo il quarto d’ora è riuscito a trovare il pareggio con Balde’, lesto a chiudere a centro area su un cross dal fondo.
In quel momento il Catanzaro ha avuto un ottimo di sbandamento, concedendo ancora un contropiede pericoloso agli avversari, salvo macinare ancora gioco e occasioni con un’occasione clamorosa capitata sui piedi di Curcio, andata fuori di pochissimo. Per il Messina un punto d’oro e se vogliamo anche meritato.
Approfittando del pareggio Interno del Crotone, il Catanzaro mantiene la testa della classifica del girone, con 8 punti di vantaggio e con un doppio turno casalingo da sfruttare per allungare definitivamente sugli avversari che cominciano ad avere il fiato corto.
(Foto Profili Social Us Catanzaro)