“L’ordinanza del presidente facente funzioni Spirlì che dispone la chiusura delle scuole in tutta la regione è gravissima. È stato preceduto dai sindaci di Catanzaro, Reggio, Crotone e da interventi analoghi a macchia di leopardo in tutta la regione. Abbiamo la sgradevole sensazione che l’assenza di programmazione che ha accompagnato l’avvio dell’anno scolastico prosegua con analogo copione adesso”. E’ quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato (M5S) componente della commissione permanente Pubblica istruzione e beni culturali.
“Innanzitutto Spirlì argomenta la chiusura delle scuole in modo assolutamente approssimativo, non cita dati, si limita ad affermazioni da uomo della strada – afferma la senatrice Granato -. I presidenti di Regione hanno la possibilità di attivare tramite la Protezione civile misure più restrittive di sorveglianza del territorio, di richiedere l’intervento dell’esercito in caso di necessità, perché una cosa è certa: se la gente continua ad uscire e non rispetta le limitazioni, le scuole non riapriranno più perché il contagio non cammina all’interno degli istituti, che restano luoghi estremamente sicuri, il virus continua a circolare all’esterno”.
“Inutile parlare della tragedia sociale che seguirà a questa chiusura che senza programmazione si prospetta come sine die. L’attenzione che abbiamo visto in merito all’attuazione del Piano Scuola concertato in conferenza Stato-Regioni è stata praticamente inesistente. A nulla sono serviti i poteri straordinari conferiti ai sindaci, gli ingenti trasferimenti statali agli enti locali. La scuola chiude nel silenzio assordante di una politica dominata dalla barbarie; migliaia di bambini calabresi, incapaci di seguire le lezioni a distanza saranno estromessi dall’accesso all’istruzione, il colpo di grazia per questa terra che già aveva ben poco da offrire loro – conclude la senatrice Granato -. Il compito di chi gestisce la Regione oggi è quello di governare l’emergenza nell’ottica della ripresa e dello sviluppo senza tagliare il futuro dei cittadini. Dica ai calabresi Spirlì quali azioni intende intraprendere perché chi già subisce queste restrizioni per la situazione sanitaria disastrata regionale almeno possa preservare il diritto costituzionale all’istruzione”.