Più che sulla candidatura di Gustavo Coscarelli, voluta da Nicola Morra, senatore del M5S, si è cercato di “chiacchierare” su un mancato appoggio del direttorio per la sua appartenenza ad un ordine considerato massonico, realtà che i grillini considerano molto distanti dalla loro “essenza” senza vincoli e legami con altri che non siano gli elettori. Però, la presenza di Alessandro Di Battista a Cosenza ha smentito tutti. Vero è che Luigi Di Maio, magari per motivi che esulano dall’appoggio politico, quando è sceso nel cosentino a sostenere un altro candidato, una capatina a Cosenza non l’ha fatta. Con Coscarelli strill.it ha discusso di questo e della “sua” Cosenza del futuro.
Possiamo definirla come un pentastellato dell’ultima ora?
Un pentastellato, ab origine in embrione, avendo posto alla base della propria vita tutti quei principi che solo molto tempo dopo ha assunto alla base il M5S
Conferma la sua appartenenza all’ordine Equestre del Santo Sepolcro?
Sono stato designato per la mia morigerata condotta di vita Cavaliere,(titolo onorifico), dall’Ordine Equestre del S.Sepolcro di Gerusalemme(ben diverso dai Templari da molti, per propria grossa ignoranza, confuso), Ordine fondato da Goffredo di Buglione duemila anni fa circa, in occasione delle Crociate.
Il suo passato politico sembra variegato, dalla Dc negli anni ’80 fino a Morrone di FI, come si è avvicinato al M5S?
Nel precisare che si fa molta confusione nel caratterizzarmi politicamente così ” variegato”, tengo ancora una volta qui a precisare che la mia adesione alla DC, negli anni 70/80, è motivata dal fatto che quel partito è stato un vero partito popolare,partecipandovi la società nella sua più vasta e differente composizione.
Quanto ad altre appartenenze dovrebbe porre la domanda a ben altri campioni del trasformismo, che oggi inquinano la vita politica, ponendosi sotto un’ ALA di chi di tale fenomeno ha fatto il proprio abito nell’agire politico!
La forza politica dei 5 stelle in Calabria è realmente Consistente? La domanda nasce in virtù del fatto che una parte potente del direttorio, vedi Di Maio, pare non sostenere la sua candidatura, tanto che non è venuto a Cosenza nonostante sia stato a Rossano. Cosa significa questa assenza?
Si vogliono fare sempre supposizioni con la mira di poter innescare una qualche sterile polemica; il fatto è che il M5S incomincia ad imporsi quanto a consistenza e consensi, così andando ad assumere un ruolo determinante nell’attuale vacuo e drammatico scenario politico.
La presenza a Cosenza degli On.li Di Battista, Sibilia , entrambi del Direttorio, di Crimi, di Cancelleri, di Fucci, Sindaco di Pomezia e di tanti altri importanti esponenti che per brevità, nello scusarmi, ometto, sono la prova provata del pieno gradimento delle candidature,così come formatesi ed oggi propostesi, frutto di una dura selezione tra le disponibilità acquisite.
Cosa cambierà a Cosenza se dovesse diventare sindaco Coscarelli?
Cosenza diventerà una Città trasparente,onesta,vicina alla gente che ha bisogno di servizi ed assistenza, che si potranno offrire tagliando tutti gli sprechi in essere; ma diventerà anche più attrattiva ponendo in essere tutte quelle attività che occorrono per un rilancio socio-economico (rilancio delle aree periferiche,della periferia storica, di star up per i giovani creativi, che non sono pochi e tanto altro nel nostro programma).
Chiudiamo con le unioni civili. Sì o no? Coscarelli le celebrerà?
Si atterrà alle leggi.
Intervista a cura di Marina Malara e Clara Varano