di Marina Malara – Si è svolta in Prefettura a Reggio Calabria una Riunione presieduta dal prefetto, Claudio Sammartino,
finalizzata a definire in maniera conclusiva le iniziative necessarie per superare le criticità nella tendopoli per immigrati di San Ferdinando. Nell’occasione il Prefetto ha parlato di un protocollo per far fronte all’emergenza assieme ad istituzioni, associazioni di categoria e rappresentanti delle forze dell’ordine. Era presente anche il dirigente responsabile della Protezione civile, Carlo Tansi, il quale ha confermato uno stanziamento di fondi da parte della Regione Calabria per 300 mila euro che vanno ad unirsi ad altri 10 mila euro finanziati dalla Provincia di Reggio finalizzati al ripristino della vivibilità e della dignità abitativa. «L’obiettivo – ha detto il Prefetto – è una sistemazione dignitosa agli immigrati con politiche di sistema e integrazione, superando l’attuale grave condizione degradante per l’umanità oltre che per le persone coinvolte. Bisogna evitare la formazione di ghetti. A tutto ciò, ha detto ancora Sammartino, si aggiungono le azioni per il contrasto al caporalato nella Piana di Gioia Tauro con l’operazione avviata l’11 novembre scorso, intensificata proprio in questi giorni, che ha visto l’attivazione di controlli alle aziende e perquisizioni personali da parte delle forze dell’ordine. Ben quattro interventi nell’ultimo mese con numerosi deferimenti all’autorità giudiziaria” Il Prefetto ha poi spiegato che si passerà alla seconda dell’operazione, che coinvolgerà anche il ministero dell’Interno, rappresentato dal Prefetto Carmine Valente per l’occasione. Saranno attivate anche le associazioni di categoria e i sindacati per l’inserimento sociale dei lavoratori, così come già sperimentato in Puglia, anche con il ricorso al cosiddetto housing sociale, ovvero l’offerta di alloggi e servizi abitativi a prezzi contenuti destinati a cittadini con reddito medio-basso, tramite contributi agli enti locali. «Non si tratta di alloggi gratuiti – ha precisato Sammartino – ma di affitti agevolati per i lavoratori che non devono essere etichettati come parassiti, ma danno un contributo effettivo all’economia di tutta la Provincia».