di Marina Malara – “Lo Stato va incontro a tutti coloro che cercano di smarcarsi dal dominio territoriale della ‘ndrangheta” così esordisce il Prefetto Claudio Sammartino nel presentare alla stampa una integrazione dell’intesa procedimentale già siglata lo scorso 27 gennaio con l’Autorità Giudiziaria, l’Agenzia dell’Entrate ed Equitalia, finalizzata alla agevolazione delle vittime dei reati di usura ed estorsione. Oggi questo accordo istituzionale si è completato con la partecipazione aggiuntiva di Inps e Inail i cui direttori hanno sottoscritto il protocollo. Praticamente, attraverso questa sinergia istituzionale si vuole ottimizzare la circolarità delle informazioni tra la Prefettura, gli Uffici giudiziari, finanziari, come l’Agenzia dell’Entrate ed Equitalia, e previdenziali, come Inps e Inail, con particolare riguardo ai procedimenti di sospensione dei termini delle procedure esecutive nonché di eventuali carichi tributari, a favore di coloro che, sottoposti ad usura ed estorsione, abbiano sporto regolare denuncia e inoltrato domanda per l’elargizione dei benefici di cui alla legge 44/99. L’intesa, consente di accelerare ed armonizzare le attraverso l’invio telematico dell’istanza pervenuta a tutti i soggetti firmatari. Il tutto si è svolto alla presenza del Procuratore della DDA reggina Federico Cafiero De Raho, del questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi, del comandante provinciale del Carabinieri Lorenzo Falferi e di Luca Gennaro Cioffi del comando provinciale della Guardia di Finanza. Il Prefetto Sammartino ha parlato di un altro passo importante nel campo della collaborazione istituzionale in una terra pervasa dalla ndrangheta. Una bella pagina che testimonia la presenza dello Stato sul territorio, che va incontro a chi, coraggiosamente, ha denunciato le vessazioni perpetrate dalla criminalità organizzata. Con questo strumento il cittadino viene incoraggiato a continuare nelle sue azioni di denuncia.
L’importanza dello strumento appena siglato è stata evidenziata dal Procuratore Federico Cafiero De Raho, poiché le vittime di questi reati si trovano ostacolati nello sviluppo delle loro attività, molti di essi hanno addirittura perso la abituale clientela, “scoraggiata” dalle organizzazioni criminali a spendere soldi in quei negozi. In questo modo, invece, lo Stato tenta di dare un po’ di ossigeno a chi ha subito vessazioni. Coloro che denunciano usura e estorsioni spesso, ha detto ancora De Raho, ritardano a pagare i contributi per i dipendenti incorrendo in sanzioni e interessi che fanno crescere il debito già accumulato. Ma, in realtà, per loro esiste una giustificazione che noi dobbiamo tenere in conto. Grande soddisfazione per la firma del Protocollo, è stata manifestata dal direttore dell’ INPS Natalina Cappello e da quello dell’INAIL Salvatore Sergi. Entrambi hanno assicurato la sospensione, su segnalazione della prefettura, dei pagamenti dei contributi per tutelare le persone coraggiose che denunciano.