Si avvia al proscioglimento la vicenda dell’avvocato olandese Leon Van Kleef, accusato, a partire dal 2001, di essere il referente europeo dei cartelli colombiani nel traffico di cocaina, gestito in massima parte dalle famiglie siciliane e calabresi. Per Van Kleef, difeso dall’avvocato Francesco Mortelliti,
il pubblico ministero Beatrice Ronchi, su delega del procuratore aggiunto Nicola Gratteri, ha richiesto al Gup di Reggio Calabria Carlo Sabatini il non luogo a procedere. L’indagine, denominata “Igres”, aveva raggiunto livelli di importanza mondiale, con riferimento a diversi sequestri di cocaina, tra cui il più imponente, quello di 400 chilogrammi in Grecia.
Ruolo centrale nell’inchiesta lo avrebbe svolto il faccendiere Roberto Pannunzi, “il re della droga”, ritenuto dagli inquirenti un elemento di spicco nel traffico internazionale di stupefacenti. Pannunzi è nuovamente balzato alle cronache italiane e internazionali lo scorso 8 aprile, allorquando è stata scoperta la sua fuga dalla clinica romana Villa Sandra, dove era stata differita la sua detenzione per motivi di salute.
Quanto a Van Kleef, invece, le indagini difensive, svolte all’estero dall’avvocato Mortelliti, hanno invece indotto l’accusa a richiedere il non luogo a procedere nei confronti dell’avvocato olandese, che, peraltro, è uno dei legali della Corona.