“Il Primo maggio io ci sarò. Ci andrò con uno dei tanti pullman predisposti della CGIL della provincia di Vibo Valentia. Sarò a Rosarno assieme a chi – e ne sono convinto saremo davvero in tanti – vorrà partecipare ad una mobilitazione che accenderà i riflettori su quella Calabria onesta, sana, che quotidianamente si batte per una Calabria migliore, libera da lacci a laccioli della criminalità.
Sarò a Rosarno assieme a chi vuole far emergere l’altro volto della Calabria, la Calabria accogliente e non razzista, la Calabria che vuole incidere in maniera determinante sul proprio futuro, la Calabria che diventa parte attiva in una battaglia per l’emancipazione e per lo sviluppo della nostra terra”. E’ quanto afferma Bruno Censore, Consigliere Regionale del Partito Democratico, nell’annunciare la sua adesione alla manifestazione nazionale per il Primo maggio di CGIL, CISL e UIL. “L’iniziativa – aggiunge – ha un alto valore simbolico, se si considera che teatro della manifestazione sarà Rosarno, il luogo in cui sono emersi nella sua completa drammaticità alcuni problemi legati al caporalato, alla criminalità e alla mancanza di lavoro. Allo stesso tempo – commenta Censore – la manifestazione del Primo maggio può rappresentare un momento di svolta se solo si riuscisse a costituire un tavolo permanente in grado di affrontare, e risolvere, i grandi problemi di questa terra che, nonostante tutto, ha una gran voglia di reagire, di svincolarsi di alcuni retaggi, di liberarsi del caporalato e della criminalità. La Calabria ha bisogno di lavoro. I giovani calabresi hanno bisogno di occupazione. Solo così riusciremo ad affrancarci da una criminalità pressante e incalzante. Ma per creare nuove opportunità per la nostra terra e per i nostri giovani, bisogna puntare sulle eccellenze e sull’innovazione, due fattori che rappresentano la chiave di svolta, la chiave per aprire la porta di accesso ad uno sviluppo reale. Innovativo. Puntare sull’innovazione, sui saperi, sulle conoscenze – osserva il consigliere regionale del PD – ci permetterà di avviare un processo virtuoso, imprescindibile per la competizione della nostra terra. Ma l’innovazione richiede sinergia, richiede gli sforzi di sindacati, imprese, istituzioni. Per questo motivo la manifestazione di Rosarno può e deve rappresentare un momento di svolta per la nostra terra. Non possiamo permetterci di sciupare questa occasione, perché – conclude Bruno Censore – lavorare tutti assieme per rinvigorire le nostre capacità, consolidare i nostri centri di eccellenza non significa soltanto esplorare nuovi ambiti e creare nuova occupazione: significa soprattutto iniziare ad immaginare un nuovo sviluppo economico. Immaginare una Calabria che potrà davvero diventare snodo economico nel Mediterraneo e polo innovativo. Immaginare, insomma, nuovi scenari per la nostra terra”.