“Riprendiamoci il nostro futuro!!!”. Cosi i ragazzi della Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani hanno voluto sintetizzare il forum regionale sul mondo della scuola e dell’università che si terrà giovedì prossimo 27 novembre a Rende (CS) presso il Centro Sociale “Roberta Lanzino”. Un’iniziativa a carattere regionale organizzata in stretta relazione con tutto il Partito calabrese, che servirà a confrontarsi con il vasto movimento che si è creato negli ultimi mesi nel mondo della scuola e dell’università in ferma opposizione alle scellerate controriforme del Governo Berlusconi e della famigerata ministra Maria Stella Gelmini.
Un opposizione che in Calabria assume anche i termini della costruzione di un progetto alternativo di istruzione pubblica, che i Comunisti Italiani vogliono costruire insieme agli studenti, ai ricercatori, i precari ed i docenti del mondo della scuola e dell’università. In un contesto, quello meridionale, minato dal tentativo da parte del Governo schiavo della Lega Nord, di minare le finanze degli enti locali, attraverso il federalismo fiscale che vorrebbe sciogliere una volta per tutte il concetto costituzionale di solidarietà nazionale e lasciare il meridione ed i giovani meridionali in una condizione di abbandono e sottosviluppo.
La Calabria vuole invece rialzare la testa, vuole appunto riprendersi il proprio futuro, ed inizia a farlo opponendosi con fermezza allo scempio della controriforma Gelmini, che attraverso un disegno ormai chiarissimo vorrebbe abbattere definitivamente l’intero sistema della pubblica istruzione. A cominciare dal processo di privatizzazione della scuola, attraverso la trasformazione di Atenei e Istituti Superiori in Fondazioni di diritto privato, con la possibilità per le aziende di entrare nei “consigli di amministrazione” e infierire su una didattica già martoriata. Inoltre la barbarie dei tagli economici evidenzia la volontà precisa da parte del Governo, per mano di Tremonti, di prosciugare il sistema della pubblica istruzione, per favorire un processo di formazione elitario, che diventi prerogativa di privilegio e di esclusione sociale, in barba al principio costituzionale secondo il quale la pubblica istruzione deve essere occasione di emancipazione e di riscatto per tutti gli studenti, soprattutto per tutti coloro non hanno le possibilità economiche di giungere autonomamente ai gradi più alti. Un Governo che taglia sull’istruzione, sostanzialmente facendo ricadere sui giovani gli effetti nefasti della crisi economica determinata dalle scelte speculative della grande finanza italiana e mondiale, vuole tagliare sul futuro del Paese, vuole annullare la possibilità di programmare uno sviluppo collettivo fondato sulla condivisione e sulla cooperazione sociale.
Di tutto questo i comunisti si confronteranno giovedì 27 novembre alle ore 16:30 a Rende, presso il centro sociale “Roberta Lanzino”, a due passi dall’Ateneo dell’Università della Calabria, quello che avrebbe dovuto rappresentare il riscatto della regione e che invece oggi rappresenta forse l’emblema delle contraddizioni ai quali sono soggetti i calabresi: da una parte la grande volontà di cambiamento espressa dai giovani, dall’altra la tenaglia del malaffare, del sottosviluppo e di un retaggio culturale che ci relega all’arretratezza e alla dipendenza.
Parleremo di tutto questo attraverso il contributo di Stefano Perri e Riccardo Messina, Coordinatori Regionale e Nazionale della FGCI, con Michelangelo Tripodi Segretario Regionale dei Comunisti Italiani, con Tonino Morrone, Segretario PdCI Cosenza, e Piergiorgio Bergonzi responsabile Nazionale Istruzione del PdCI.
A tutti i cittadini, agli studenti, ai docenti, a tutti i soggetti che ruotano attorno al mondo dell’istruzione pubblica l’invito a partecipare ad un evento importante per la crescita della nostra terra.