Un vero e proprio terremoto.
Si sono dimessi in quattro: il Preside di Giurisprudenza, Gorassini, il direttore del dipartimento del corso di laurea in Scienze economiche e giuridiche, Catanoso, il Presidente del corso di laurea, Ferrara ed il delegato alla didattica, D’Amico.
Le dimissioni originano da una situazione che trova sfogo ufficiale in un documento con il quale proprio Gorassini ha comunicato al Rettore, Giovannini, la sua indisponibilità a partecipare alla seduta d’urgenza del Senato Accademico con unico punto all’ordine del giorno la “programmazione del fabbisogno personale docente 2008-2010”
L’accusa, per nulla velata, di Gorassini, è di fare figli e figliastri nella ripartizione delle risorse, soprattutto con riferimento a scelte “non concordate con la Facoltà di Giurisprudenza e palesemente contrarie a quanto previsto nella pianificazione strategica 2008-2012 ed assolutamente pregiudizievoli per la possibilità di una reale sopravvivenza dignitosa dei Corsi di laurea della Facoltà”.
La chiusura del documento da parte di colui il quale, a questo punto, si può definire come l’ex Preside di Giurisprudenza è ancora più pesante. Gorassini, infatti, giustifica la propria assenza dalla riunione del Senato accademico “non volendo, neppure indirettamente, essere partecipe di scelte che condannano alla consunzione la Facoltà di Giurisprudenza a vantaggio di opulenze di altri non giustificabili e destinate a permanere per lungo tempo”
Il riferimento pare essere ad alcuni Corsi di laurea di Architettura ed Agraria