di Claudio Cordova
Una lunga riunione tecnica nella Prefettura di Reggio Calabria. Più lunga di quanto gli stessi protagonisti, il Prefetto, Franco Musolino, il sindaco Giuseppe Scopelliti, l'assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato e il presidente di Anas, Pietro Ciucci, si aspettassero. Gli argomenti sono delicati: i lavori sulla A3, Salerno-Reggio Calabria, quelli sulla tangenziale, resi più complicati dalla vicenda che ha interessato la Condotte SpA, azienda edilizia cui è stato revocato il certificato antimafia, il Ponte sullo Stretto di Messina
tanto chiacchierato, che adesso potrebbe prendere lo slancio definitivo per l'inizio dei lavori. Una riunione, dicevamo, lunga, ma, a detta di tutti "proficua": "Ho proposto al presidente Ciucci – spiega il sindaco Scopelliti – di chiudere il cantiere della tangenziale a nord della città che avrebbe dovuto migliorare la viabilità in seguito ai lavori sulla A3, ma che, di fatto, pone in essere ancora più problemi. Esiste già attivo il 12esimo macrolotto, credo sia più importante terminare in fretta quello".
E proprio Pietro Ciucci, sembra aver condiviso la richiesta del primo cittadino di Reggio Calabria: "Abbiamo parlato del tratto finale della A3 – afferma il presidente di Anas – vogliamo contenere i disagi in vista del periodo estivo e in questo senso abbiamo già programmato un piano per l'esodo di fine luglio per gestire l'impatto dei lavori tra Bagnara e Scilla che in questo momento creano disagi, ma che in futuro daranno nuove possibilità di spostamento ai cittadini. La vicenda che ha interessato la Condotte SpA ha creato qualche problema, ma ci ha ulteriormente segnalato come sul tema della sicurezza e della legalità non si possa mai abbassare la guardia". Vogliamo però – prosegue Ciucci – realizzare una nuova tangenziale qui a Reggio Calabria, si tratta di un progetto difficile dal punto di vista tecnico e oneroso da quello economico".
Un progetto difficile che però adesso sembra più fattibile, dato che, sia nelle parole di Pietro Ciucci, che in quelle di Giuseppe Scopelliti, è facile individuare una nuova serie di sinergie dopo qualche "battuta a vuoto" nel corso della concertazioni.
A3, tangenziale, ma, come detto, anche il Ponte sullo Stretto, al centro della discussione: "E' chiaro che prima è opportuno terminare l'autostrada, per la quale siamo circa al 40% dei lavori totali – afferma Pietro Ciucci – ma sono altresì convinto che il Ponte sullo Stretto sia come l'ultimo lotto della Salerno-Reggio. Di concerto con il nuovo Governo, adesso il progetto potrà partire".
L'Anas, è bene ricordarlo, gestisce l'80% delle azioni della Stretto di Messina SpA, la società che ha in appalto i lavori del Ponte: "Priorità alla A3 – conclude Ciucci – ma, se tutto andrà come previsto, il Ponte potrebbe essere attivo già nel 2016".