Uno stand per la raccolta firme in favore dell'abolizione del numero chiuso all'universita' e' stato allestito oggi a Roma in piazza Farnese. Promotore dell'iniziativa e' il comitato spontaneo Prometeo con il sostegno dell'associazione Codici. Come a Roma, anche altre citta' sono scese in piazza in favore di questa causa,: Milano, Firenze, Ancona, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Catania. L'accesso universitario – ricordano i promotori della protesta – e' libero a tutti, come la Costituzione italiana prevede, nel rispetto della libera espressione della propria personalita' nel campo dell'istruzione e dell'informazione. Pertanto – aggiungono – la legge sul numero chiuso (264/99) e' ''anticostituzionale, antidemocratica e socialmente discriminante''. L'associazione Codici appoggia le proposte alternative al numero chiuso da presentare al nuovo Governo. Tra queste quella di ritornare, per le facolta' attualmente a numero chiuso, ai modelli di un tempo. E dunque libero accesso a tutti al primo anno, ma con propedeuticita' di certi esami ritenuti essenziali: ogni anno ci sono alcuni esami che necessariamente lo studente deve aver superato per essere ammesso all'anno successivo, altrimenti rimane iscritto all'anno precedente. Codici annuncia, infine, l'intenzione, qualora la mobilitazione non dovesse sortire i risultati sperati, di indire un referendum e presentare ricorso al Tar contro la pratica delle domande a quiz per l'accesso alle facolta'. (ANSA)