Regolamento per le Unioni Civili, nulla di fatto in Consiglio Comunale. Quello della
istituzione del registro amministrativo delle unioni civili proposto dal consigliere
dei Comunisti Italiani, Massimo Canale, era il quarto punto all’ordine del giorno
della seduta di ieri di Palazzo San Giorgio.”Nuove possibilità”, e “diritti
riconosciuti ai cittadini” le parole usate dallo stesso consigliere Canale che però
si è trovato contro un “no” secco, opposto dal centrodestra per voce della
consigliera Monica Falcomatà che oppone una questione di “evidenti carenze giuridiche
in materia”. Non di meno, definisce “inutile” la proposta, “esistendo già, dice, un
registro delle convivenze”. Zimbalatti risponde chiedendo “rispetto e dando uguali
diritti alle coppie di fatto”. E sempre dai banchi dell’opposizione il consigliere
Nuccio Barillà ha chiesto espressamente di vedere il regolamento al centro della
discussione di ieri quale ”cornice istituzionale per rappresentare diritti di chi ne
ha bisogno”. Una risposta, dice “ad una necessità sociale di solidarietà”. Alla fine
il Consiglio ha respinto la proposta di deliberazione di Canale. I voti contrari sono
stati 17, 8 i favorevoli e 2 astenuti.