''Leggo sulla stampa che finalmente il decollo del Porto di Gioia Tauro e' cosa fatta. Un 'decollo' annunciato con clamore in piena campagna elettorale e millantato, grazie anche alla quiescenza dei sindacati, come importante ricaduta dell'azione commissariale, decisa dal Governo Prodi. Un'azione straordinaria avviata dalle sinistre, ma cosi' indietro rispetto ai paletti che il Decreto Presidenziale aveva stabilito, da trasformare a Camere gia' sciolte, con un anticipo di circa quattro mesi sulla scadenza del 17 maggio 2008, il compito governativo in 'azione commissariale delegata' di un Governo pero' dimissionario''. A dirlo l'on. Angela Napoli, componente della commissione parlamentare antimafia. “Ieri dunque, continua la Napoli, un ennesimo piano teorico e' stato firmato in pompa magna a favore del Porto di Gioia e stupisce che a questo nuovo gioco elettorale si siano prestati i sindacati territoriali, turlupinati come protagonisti di un'azione di sviluppo economico, che pero' non sara' mai tale se a mettere i soldi non interverranno o il Governo o la Regione''. (Asca)