Riceviamo e pubblichiamo da Fiamma Tricolore Rabbia e delusione! E’ sentimentale la reazione di noi missini della Fiamma Tricolore alla notizia sulla volontà del Ministero dei Beni Culturali di destinare temporaneamente tre importanti opere del Museo di Reggio Calabria ad una mostra internazione che si terrà a Mantova. E’ sentimentale la nostra reazione perché la spoliazione del Museo della ‘Magna Grecia’ non è altro che il primo atto per una nuova umiliazione della nostra amata città. Infatti, ci appare evidente che, dopo la colonizzazione economica avvenuta con l’Unità d’Italia, dopo la colonizzazione politica sancita con il trasferimento del capoluogo di Regione a Catanzaro, adesso ci tocca anche la colonizzazione culturale (peraltro inizialmente già respinta quando ci fu il tentativo di clonare i Bronzi di Riace). E’ inutile che si mascheri con miele e retorica il tentato furto di Rutelli. La verità è che i politici romani e gli oligarchi dell’economia padana hanno individuato un nuovo campo dove sfruttare gratuitamente le risorse della nostra città. Avessero davvero voluto valorizzare il Museo reggino allora avrebbero cominciato quello scambio di opere, senza dubbio fondamentale per l’arricchimento culturale, proprio da Reggio Calabria. Si sarebbero accorti che Reggio Calabria ha bisogno di infrastrutture per attirare ed accogliere turisti e fare crescere il giro d’interesse intorno al Museo ed ai tanti altri centri culturali ed archeologici di Reggio e Provincia. Si sarebbero accorti che il nostro aeroporto continua ad essere in crisi e che il nostro porto è insufficiente ad accogliere un turismo di massa. E invece si sono solamente accorti che la nostra storia può e deve fare soldi per il Nord Italia…Basta! Reggio Calabria non può solo dare, è ora che cominci anche a ricevere! A questo punto, ci chiediamo, visto che l’Africa è più vicina di Roma, non sarebbe meglio chiedere l’annessione alla Libia? Già, perché siamo che convinti che Gheddafi una città come Reggio Calabria – per vocazione economica, per risorse ambientali, per posizione geografica, per la sua storia, per la qualità della sua popolazione – piuttosto che spremerla ed impoverirla, l’avrebbe fatta diventare una perla del Mediterraneo.Un’ultima cosa ci preme dire: i nostri amministratori, con il sindaco Scopelliti in testa, bene hanno fatto ad accorgersi che per valorizzare la città di Reggio Calabria si deve puntare sulla Cultura e sul nostro Museo, ma pare che non riescano ad accorgersi anche della presenza di altre importanti strutture su territorio, fra cui continuiamo a ricordare il teatro di Gallico, di cui i lavori continuano a rimanere fermi. Ci auguriamo che questa vicenda del Museo sia la scossa d’orgoglio che avvii l’interesse anche sul teatro di Gallico e su tutte quelle strutture che saranno fondamentali per avviare un importante processo culturale ed economico per la nostra città. Intanto il MSI – Fiamma Tricolore aderisce ad ogni comitato popolare in difesa del Museo reggino, e mette a disposizione i suoi militanti per qualsiasi tipo di mobilitazione. Giorgio ArconteComponente Comitato Centrale Giuseppe MinnellaCommissario della Federazione Provinciale