Sei medici dell'Azienda ospedaliera "Piemonte" di Messina – cinque cardiologi e un otorino – sono stati prosciolti "perche' il fatto non sussiste" dall'accusa di omicidio colposo per aver provocato la morte di una paziente nel settembre 2005. Secondo il perito nominato dal Gup Antonino Genovese del Tribunale, nessuna responsabilita' sarebbe ascrivibile ai sanitari. Maria Venuto, colpita da sindrome da risposta infiammatoria sistemica, mori' l'8 settembre 2005 per insufficienza cardiocircolatoria e respiratoria acuta. I familiari presentarono una denuncia perche' sostenevano "negligenza ed imprudenza" da parte dei medici che l'avevano avuta in cura per tre giorni. Ad essere ora scagionati i cardiologi Anna Maria Mangano, Adriana Merrino, Angela Magazu', Riccardo Cogode e Letterio Pavia e l'otorino Roberto Giovanni Formento. Secondo il professore Antonello Crisci, perito del giudice, la morte della signora Venuto e' stato un evento "non prevedibile e non prevenibile".