Ha patteggiato la condanna a 9 mesi
di carcere, pena sospesa, il titolare di un noto bar nella zona nord di Messina, Giovanni La Scala, dopo
che nel giugno scorso una bimba di 10 anni era stata
costretta a ricorrere alle cure dell'ospedale per avere trovato
nella sua granita una blatta. Il proprietario della pasticceria
"Maria La Scala" era accusato di commercio di sostanze
alimentari nocive e lesioni personali colpose.
In seguito alla vicenda il gip Alfredo Sicuro aveva
convalidato il sequestro preventivo de locale. A trovare la
blatta era stata la bambina: era affiorata all'improvviso nel
bicchiere che aveva davanti, tra la granita e la panna. La
piccola,si
era sentita subito male ed era stata accompagnata all'ospedale accusando un forte stato di choc e "turbe
funzionali-gastroenteriche".
Gli ispettori dell'Ausl avevano riscontrato le cattive
condizioni igieniche del bar: numerosi gli scarafaggi morti
trovati anche all'interno della cisterna d'acqua da cui si
riforniva l'esercizio commerciale; bevande e prodotti –
compresi 50 chili di cioccolato scaduti e ammuffiti,
mentre bustine con veleno per topi risultavano disseminate un
po' ovunque, vicino a frutta e limoni.