Elisa Canale per la Facoltà di Giurisprudenza, Francesco Tromby per Agraria, Concetta Tripepi per Ingegneria. Sono loro i tre neo laureati della “Mediterranea” vincitori del Premio “Serenella Lucisano” per il 2008, autori di una tesi sulla questione del lavoro. Un’iniziativa nata un anno fa di comune accordo tra l’Università reggina e la sezione territoriale della CGIL. Un modo per ricordare una figura importante nel sindacato, i cui temi, “le cui intuizioni” continuano ad essere attuali, oggi più che mai. Serenella, nata a Rossano nel dicembre del 1960, si laurea proprio alla facoltà di Architettura di Reggio. Ben presto entra nel pubblico impiego e precisamente nel Ministero del Lavoro. Passa davvero poco prima che venga chiamata per le sue capacità ad occuparsi di sindacato. Viene eletta Segretario generale della Funzione Pubblica delle CGIL del comprensorio di Reggio Calabria – Locri. Chi ha avuto modo di conoscerla la descrive “capace, appassionata e soprattutto rigorosa”. Sua, “l’individuazione dei più complessi snodi che nel comprensorio di sua competenza generano le difficoltà dalle quali scaturiscono le criticità che incontra nell’affrontare le vertenze del pubblico impiego, evidenziando allo stesso tempo le ricadute negative sul tessuto sociale derivanti dal cattivo funzionamento degli enti locali e delle aziende sanitarie”. Si “radica in lei la convinzione che la legislazione prodotta negli anni ’90, finalizzata a trasformare l’idea di Pubblica Amministrazione, caratterizzata dagli obiettivi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità, sia la bandiera sotto la quale combattere, senza compromessi, la battaglia per la rigorosa applicazione dei Contratti Collettivi, per il rispetto delle regole e per l’avvio serio dei controlli”. La chiarezza delle idee e “la lungimiranza nell’analisi del quadro politico – sociale le consentono di individuare, a volte in solitudine, i problemi che scelte orientate alle privatizzazioni dei pubblici servizi avrebbero potuto generare sia rispetto alla qualità degli stessi che rispetto ai costi che ne sarebbero derivati”. Riflessioni queste, che oggi la Funzione Pubblica della CGIL ha posto al centro del proprio programma. Era il sei di marzo del 2005, quando una malattia fulminante l’ha strappata al suo impegno appassionato e sin da subito la CGIL ha avvertito la necessità che la sua figura non fosse dimenticata. Istanza recepita immediatamente dalla “Mediterranea” e dal suo Rettore, Massimo Giovannini. Una sinergia che ha visto l’istituzione di un premio annuale alla sua memoria per i ragazzi laureati presso l’Ateneo di Reggio Calabria. Un modo per “mantenere vivo il ricordo di un dirigente sindacale che ha tracciato un segno distintivo nella categoria della Funzione Pubblica di Reggio Calabria e si connette al desiderio di indicare con orgoglio ai giovani del nostro territorio, come figura emblematica, una donna capace di assolvere totalmente al suo ruolo di sindacalista a sostegno della tutela del lavoro, dei diritti, della trasparenza e della legalità, così come al suo ruolo di madre di due figli che ad oggi, nel loro percorso di studi, esplicitano la capacità di impegno di cui sono stati testimoni”. Dopo la cerimonia di oggi intanto, già siglato il bando per il prossimo anno che tra le novità prevede anche l'istituzione di una commissione interfacoltà.