
Nell'aprile del
2005 il pentito Antonino Zavattieri era stato avvicinato dal suo
ex capobastone di Reggio Calabria, Bruno Polimeni, che gli aveva
indicato chi votare in occasione delle elezioni regionali del
2005. A riferirlo, nell'udienza di stamane del processo per
l'omicidio Fortugno in corso a Locri, in Corte d'assise, e'
stato lo stesso Zavattieri.
In particolare, Zavattieri ha detto che Polimeni lo aveva
invitato a votare per Fortugno e per Pasquale Tripodi, attuale
consigliere regionale, ma lui aveva deciso di seguire l'
indicazione di un amico personale, Giovanni Fontana, che lo
aveva aiutato nel periodo di latitanza e che gli aveva chiesto
di sostenere Demetrio Naccari Carlizzi, anch'egli attuale
consigliere regionale.
invitato a votare per Fortugno e per Pasquale Tripodi, attuale
consigliere regionale, ma lui aveva deciso di seguire l'
indicazione di un amico personale, Giovanni Fontana, che lo
aveva aiutato nel periodo di latitanza e che gli aveva chiesto
di sostenere Demetrio Naccari Carlizzi, anch'egli attuale
consigliere regionale.
Le affermazioni fatte da Zavattieri riprendono quanto il
pentito aveva gia' riferito in un verbale del 22 ottobre del
2005 e poi riportato agli atti del processo nel verbale
depositato nel gennaio del 2007.
pentito aveva gia' riferito in un verbale del 22 ottobre del
2005 e poi riportato agli atti del processo nel verbale
depositato nel gennaio del 2007.
L'udienza di oggi si e' aperta con la deposizione di Andreea
Busaga, una ragazza rumena che ha riferito di avere trovato
lavoro, grazie all'interessamento di Domenico Novella, nel bar
Arcobaleno di proprieta' di Bruno Piccolo.
Busaga, una ragazza rumena che ha riferito di avere trovato
lavoro, grazie all'interessamento di Domenico Novella, nel bar
Arcobaleno di proprieta' di Bruno Piccolo.
La donna ha detto che
il 16 ottobre 2005, giorno dell'omicidio Fortugno, sia lei che
il fratello non si sono sentiti con Novella e questo malgrado
sulla loro utenza risulti una telefonata dello stesso Novella.
(ANSA)
il 16 ottobre 2005, giorno dell'omicidio Fortugno, sia lei che
il fratello non si sono sentiti con Novella e questo malgrado
sulla loro utenza risulti una telefonata dello stesso Novella.
(ANSA)