Nel processo per
l'omicidio di Francesco Fortugno stamattina e' stato ascoltato
il pentito Emilio Di Giovine.
Di Giovine ha riferito di avere conosciuto nel carcere di
Cuneo il boss Antonio Cordi', detto ''il ragioniere'', morto
l'estate scorsa, che doveva scontare una condanna all'ergastolo
nel processo Primavera sulla faida tra i Cordi' e i Cataldo.
l'omicidio di Francesco Fortugno stamattina e' stato ascoltato
il pentito Emilio Di Giovine.
Di Giovine ha riferito di avere conosciuto nel carcere di
Cuneo il boss Antonio Cordi', detto ''il ragioniere'', morto
l'estate scorsa, che doveva scontare una condanna all'ergastolo
nel processo Primavera sulla faida tra i Cordi' e i Cataldo.
Di
Giovine ha detto di avere conosciuto anche l'avv. Antonio Romeo
appartenente alla cosca degli ''Stacchi'' di San Luca.
Il pentito ha anche detto di essere stato utilizzato da
Cordi', sottoposto al regime del 41 bis, per riferire
all'esterno del carcere che lo stesso boss aveva stabilito che a
rappresentarlo, nel periodo di detenzione, doveva essere il
cognato Giorgi.
Giovine ha detto di avere conosciuto anche l'avv. Antonio Romeo
appartenente alla cosca degli ''Stacchi'' di San Luca.
Il pentito ha anche detto di essere stato utilizzato da
Cordi', sottoposto al regime del 41 bis, per riferire
all'esterno del carcere che lo stesso boss aveva stabilito che a
rappresentarlo, nel periodo di detenzione, doveva essere il
cognato Giorgi.
Nella deposizione Di Giovine ha detto inoltre di non avere
saputo e di non sapere chi sono stati i mandanti e gli esecutori
dell'omicidio Fortugno.
Il processo, dopo la conclusione delle deposizioni, e' stato
aggiornato a domani. (ANSA).
saputo e di non sapere chi sono stati i mandanti e gli esecutori
dell'omicidio Fortugno.
Il processo, dopo la conclusione delle deposizioni, e' stato
aggiornato a domani. (ANSA).