di Gianluca Del Gaiso
“Una scommessa fatta quando i lavori per l’ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria stavano appena iniziando e per la provincia reggina si poneva forte la questione della mobilità. “A parlare il Ministro Alessandro Bianchi, in viaggio questa mattina proprio sul treno
metropolitano “Tamburello” per l’inaugurazione ufficiale del nuovo servizio sulla linea che collega Rosarno a Melito Porto Salvo. Una convenzione quella di FS col Ministero dei Trasporti pensata soprattutto per i pendolari, con sette nuove coppie di treni nelle fasce orarie clou. I convogli al momento sono la rivisitazione delle vecchie “littorine” in transito sulla Jonica, ma che a partire dal prossimo 2009 saranno sostitute con nuovi convogli. Sempre nel progetto, anche la riqualificazione di ben 20 stazioni e la realizzazione di una nuova struttura ferroviaria per l’aeroporto reggino in un piano più ampio che vuole per sedici delle stazioni coinvolte nel progetto, anche la realizzazione di nuovi parcheggi e piazzali. Un intervento massiccio che ha visto stanziare, ha spiegato il ministro Bianchi, 100milioni di euro in maniera specifica. “Solo la Calabria di tutte le regione italiane ha avuto finanziamenti così importanti in termini di mobilità”. Di questi fondi, parte appunto, verrà impiegata per la metropolitana di superficie e le stazioni, tra cui quella nuova dell’aeroporto reggino e per la realizzazione di un nuovo pontile. Già quello che tornerà ad unire direttamente il “Tito Minniti” al porto di Messina. Da qui a parlare di metropolitana del mare il passo è breve. Cinque le navi in programma che con rotta circolare (due ad andare e due a tornare, più una di riserva) collegheranno di continuo le due sponde calabrese e siciliana ogni venti minuti. Navi, dice il ministro, che “speriamo presto diventeranno il mezzo di trasporto più comune nell’area metropolitana”. L’esempio è quello della laguna di Istanbul. “Una criticità che trova una risposta concreta importante, chiosa l’Amministratore delegato di Fs, Vincenzo Soprano. Adesso, dice, “è necessario l’apporto di tutti per riuscire a fare sistema”. Nel pomeriggio il Ministro Bianchi ha poi incontrato in Prefettura a Reggio i rappresentanti istituzionali dell’altra sponda dello Stretto. Dal presidente della provincia messinese, al commissario straordinario. “Un’occasione per fare anche il punto della situazione”. Il Ministro Bianchi ripercorre le linee guida del piano. Dopo l’imminente scadenza del bando per le navi della metropolitana del mare (previsto anche un servizio navetta a terra per i principali collegamenti: Università, Ospedale, Regione) già a giugno si dovrebbe passare alla prima fase operativa. E poi l’aeroporto dello Stretto, attenzionato d’eccellenza, per cui è stato ottenuto anche un finanziamento di due milioni di euro sotto la voce “continuità territoriale”. Come per gli scali siciliani, anche Reggio causa lavori A3 si trova ad essere dunque in una fascia che presenta le caratteristiche della discontinuità dal resto del territorio. Da qui i finanziamenti che permetteranno per qualche anno di incentivare le compagnie a continuare a volare sul “T. Minniti”. Un po’ come accadrà con i treni, i cui stanziamenti sono previsti nell’arco di tre anni. Scopelliti che ringrazia Bianchi a nome della città per il suo intervento in risposta alle istanze presentate dal territorio, ribadisce il ruolo fondamentale dell’aeroporto e chiede che vengano “incentivate le compagnie serie”, o, dice “il rischio è di vedersi ancora compagnie pronte a smobilitare subito dopo essersi intascate i fondi”. Tanti pezzi di un puzzle a più sfaccettature che dopo 45 anni di tanto parlare di Area dello Stretto, adesso sembrerebbe comunque pensiero comune delle amministrazione locali, come ribadisce lo stesso sindaco di Villa S. Giovanni, Rocco Cassone. Adesso la palla, si fa per dire, passa in un certo senso al territorio chiamato a rispondere alle novità in atto. A scegliere il treno piuttosto che l’auto. Lasciare la macchina in un parcheggio per avere la voglia di prendersi un autobus. Fondamentale, chiosa il Ministro, far si che il tutto cammini a ruota continua, senza interruzioni. Altrimenti il rischio è che tutti continuino a rifare i percorsi fatti fino ad oggi proprio per mancanza di coordinamento e strutture.