Erano da tempo
sottoposti ad intercettazione i cellulari del vicepresidente del
Consiglio regionale della Calabria, cosi' come
quelli di altri consiglieri regionali. Il particolare e' emerso
dalla deposizione del maresciallo dei carabinieri di Reggio
Calabria Mauro Digrazia.
La deposizione dell'investigatore e' stata dedicata
all'analisi degli aspetti tecnici del traffico telefonico dei
cellulari di Francesco Fortugno, monitorati 24 ore su 24 dal 16
settembre del 2005 al 16 ottobre, giorno dell'omicidio. Il
controllo ha riguardato i due cellulari di Fortugno, quello
privato e quello fornito dal Consiglio regionale.