di Damiana Benavoli
“Il pronto soccorso del Tiberio Evoli, oggi è, senza tema di smentita, uno dei migliori dell’intera Calabria, una pietra miliare da cui ripartire per la riscossa della sanità del comprensorio ionico”.
Con queste parole, il primario ad interim dell’U.O di pronto soccorso del presidio ospedaliero melitese, Giuseppe Dattola, ha tenuto a battesimo i locali, tirati a lucido,
della nuova sede del reparto, posto sotto sequestro – insieme ai reparti di Emodialisi, Anatomia patologica e Direzione sanitaria – appena tre giorni fa.
Alla presenza del commissario straordinario dell’Asp, Giustino Ranieri, del DG dell’azienda ospedaliera di Reggio Calabria, Leo Pangallo e dell’assessore regionale al Bilancio Demetrio Naccari, la cerimonia di inaugurazione della nuova unità operativa si è celebrata all’insegna della volontà di ribaltare l’ onta di discredito che – a detta degli stessi operatori sanitari dell’Evoli – una parte dell’informazione locale ha contribuito ad acutizzare facendo passare falsi messaggi come quello relativo alla chiusura dell’intero presidio ospedaliero”.
“C’è chi tra i giornalisti – ha detto il commissario Ranieri – ha pensato bene di fare opera di sciacallaggio. Non si vuole negare che i problemi strutturali non esistano – ha aggiunto – ma oggi è importante mettere in evidenza le positività e questo nuovo pronto soccorso ne rappresenta senz’altro una a cui, gradualmente, devono aggiungersene delle altre”.
Demetrio Naccari ha ribadito il valore, anche simbolico, che l’apertura dei nuovi locali rappresenta nella prospettiva di “una generale volontà di migliorare gli standard della macchina sanitaria locale dando un segnale di speranza a chi deve subire le incursioni dell’antipolitica sanitaria che fornisce, come accaduto, immagini distorte della realtà”.
Spazio anche ad un excursus storico sulla centenaria storia del Tiberio Evoli, entrato in funzione nel lontano 1909 e avvalsosi del contributo di eminenti clinici come lo stesso Evoli o il professor Puglisi Allegra e il professor Caminiti.
A margine della cerimonia, Giustino Ranieri ha fatto sapere, parlando ai cronisti, di aver sottoposto all’attenzione del commissario Achille Serra la polemica che l’A.n.a.a.o, l’associazione dei medici dirigenti, ha sollevato sul provvedimento con cui lo stesso commissario Ranieri ha chiesto agli operatori sanitari dell’Asp reggina il certificato dei carichi pendenti ritenendolo lesivo della privacy personale.