• Condello, Iacopino (OdG): “Si voleva colpire la Rai”

    ''Nella speranza di dire parole conclusive in relazione ad una vicenda che certamente avra' seguiti in sede disciplinare, posso affermare, con il conforto dei magistrati inquirenti, che nella carte rivenute nel covo del boss Pasquale Condello non c'e' una parola, una sola parola, riconducibile ad un giornalista, quale che sia la sua testata di appartenenza. Gli oltre duecento documenti sequestrati sono stati tutti esaminati, decrittando persino quelli scritti con una grafia di difficile lettura. In essi, tutti valutati, nessuno escluso, non c'e' ne' una parola di scuse, ne' una parola di qualsiasi altra natura comunque riconducibile ad un giornalista. Semplicemente non c'e' nulla di tutto quanto pubblicato''. ''Ogni altra ipotesi, a questo punto non e' interpretazione o fantasia, ma fredda determinazione a danneggiare i colleghi della sede Rai della Calabria e l'Ordine dei giornalisti italiani''. Queste le parole durissime usate dal segretario dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, a conclusione dell'assemblea dei giornalisti della sede Rai della Calabria.

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