Una lunga riunione operativa,
durata quasi cinque ore, si e' svolta oggi tra il sostituto
procuratore generale di Catanzaro, Alfredo Garbati, uno dei
titolari dell'inchiesta Why Not, ed il sostituto procuratore di
Paola (Cosenza), Eugenio Facciolla. Quest'ultimo e' titolare di
alcune inchieste sull'utilizzo di finanziamenti pubblici che
presentano elementi di connessione con l'inchiesta Why Not.
Nessun commento, al termine dell'incontro, e' stato fatto dai
due magistrati, ma secondo quanto si e' appreso, nel corso della
riunione sarebbe stato fatto il punto sugli accertamenti
compiuti fino ad ora per stabilire, poi, le future strategie
investigative.
Tra gli indagati nell'inchiesta Why Not ci sono il presidente
del Consiglio, Romano Prodi, ed il Ministro della Giustizia,
Clemente Mastella, in relazione ai loro presunti rapporti con
l'imprenditore Antonio Saladino, ex presidente della Compagnia
delle opere della Calabria e personaggio centrale
dell'inchiesta.
Le indagini erano state avviate dal pm di Catanzaro Luigi De
Magistris, al quale erano state poi avocate dall'avvocato
generale di Catanzaro, Dolcino Favi, quando questi ricopriva
temporaneamente l'incarico di procuratore generale poi assunto
da Vincenzo Iannelli. Attualmente i magistrati che coordinano
l'inchiesta sono quattro: due sostituti procuratore generali,
Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo, e due pm della Procura,
Pierpaolo Bruni e Francesco De Tommasi.
Gia' nelle scorse settimane, tra i magistrati titolari
dell'inchiesta Why Not e quelli delle procure cointeressate di
Paola e di Crotone, c'erano stati scambi di informazioni e
conoscenze per delineare gli elementi utili per ricostruire il
quadro dei presunti illeciti emersi dall'indagine. (ANSA).