Dall'Unione Consumatori riceviamo e pubblichiamo
Centinaia di tonnellate di lettere arretrate sono ferme nei depositi delle Poste Italiane da molto tempo. Lo rivelano alcuni organi di stampa, secondo i sindacati di categoria, la causa dei ritardi è imputabile al fallimento della riorganizzazione dei servizi postali dell’azienda.
Anche a Reggio Calabria, si registrano abbondanti ritardi e disservizi nella distribuzione e consegna della posta che non viene recapitata da diverse settimane o viene recapitata a singhiozzo.
Tutto ciò oltre a determinare la negazione del diritto essenziale alla corrispondenza, causa notevoli disagi che si ripercuotono inevitabilmente sui cittadini, perché saltano le date di scadenza di bollette, fatture, rate di mutuo bancario, bollettini postali, con relativi addebiti di interessi, morosità o addirittura la possibile interruzione di servizi quali Enel, Telecom, ecc. che potrebbe comportare considerevoli costi di riallaccio, inoltre i disagi di questi giorni potrebbero causare danni ben più consistenti nel caso in cui si dovessero perdere delle occasioni di lavoro per non essere stati informati tempestivamente di un eventuale colloquio.
Tutto ciò è scaturito da una disorganizzazione del piano aziendale delle Poste che tende più a potenziare i servizi finanziari e assicurativi a discapito di quelli postali ed in particolare del recapito della corrispondenza, in molte zone della città i postini ai quali beninteso va tutta la nostra riconoscenza, sono costretti a turni massacranti di lavoro (massiccio impiego di ricorso al lavoro straordinario giornaliero) per poter consegnare la corrispondenza giacente non solo nella propria zona di appartenenza, ma anche in altre zone sguarnite di personale.
L’Unione Nazionale Consumatori Calabria, chiede a Poste Italiane S.p.A. di rivedere la propria gestione aziendale potenziando gli organici dell’ente, di revisionare la Carta della qualità dei prodotti postali, attualmente infatti spiega l’associazione, “nessun rimborso è previsto per ritardi nella consegna della posta tradizionale, anche se si tratta di fatture, inoltre solo il mittente, non il destinatario, può agire per chiedere un rimborso, nonché di adottare un sistema di tracciatura per evitare che gli eventuali ritardi nella consegna di bollette, fatture e pacchi non ricadano sulle tasche dei cittadini. In questo modo, si potrebbe facilmente individuare chi non ha rispettato i tempi durante la trasmissione del prodotto ed agire di conseguenza.
In attesa che venga attivata una possibile azione collettiva anche per tali inefficienze, l’Unione Nazionale Consumatori Calabria, oltre a tutelare i cittadini che dovessero subire dei danni a causa dei disagi o dei ritardi nella consegna della corrispondenza, non esiterà, stante il perdurare di tale disservizio, a denunciare dinanzi all’Autorità Giudiziaria l’Ente Poste per il reato di interruzione di pubblico servizio.
Il Presidente Regionale
Avv. Saverio Cuoco