L'assassino colpisce preferibilmente di lunedi', tra le 18 e le 24, a casa della vittima, in una grande citta'. E' nove volte su dieci un uomo, una volta su due giovane, sotto i 35 anni, in un caso su tre straniero. L'arma preferita e' la pistola, ma sempre piu' spesso compaiono coltelli. E' il rapporto Eures-Ansa a disegnare l'identikit dell'omicida medio in Italia. Spigolando tra le tabelle, si scopre poi che, anche se gli omicidi di mafia sono in calo del 14%, il luogo dove si ha la piu' alta probabilita' di morire ammazzati e' la provincia di Napoli (2 vittime ogni centomila abitanti), seguita da Reggio
Calabria (1,8), Caserta e Catanzaro (1,6). Le regioni piu' sicure da questo punto di vista sono Abruzzo e Trentino-Alto Adige. Se l'abitazione della vittima e' il teatro piu' frequente del crimine (40,7%), a rischio sono anche le strade dei centri abitati, scelte dalle mafie per dare pubblicita' al loro messaggio di morte (23,6%), poi i luoghi isolati (13,7%), i locali pubblici (6,3%), i luoghi di lavoro (5,6%). Il lunedi' giorno nero (16,2% degli omicidi), seguito da sabato (15,6) e domenica (14,9); il mercoledi' il giorno piu' sicuro della settimana (11,9).(ANSA).