Ha preso il via oggi pomeriggio davanti alla sezione disciplinare del Csm con l'audizione dei primi testimoni il processo a carico del pm di Catanzaro Luigi De Magistris, accusato di aver violato i suoi doveri e le regole di procedura nella conduzione dei procedimenti Why not, Poseidone e Toghe Lucane. Ma i tempi sembrano gia' destinati ad allungarsi rispetto alla tabella di marcia che era stata definita e che prevedeva la conclusione gia' lunedi' prossimo. L'interrogatorio del
magistrato – finito sotto accusa per iniziativa del ministro della Giustizia Mastella che ne ha chiesto anche il trasferimento d'ufficio – previsto inizialmente per domani, e' slittato a lunedi' prossimo. E avverra' a conclusione dell'audizione di altri quattro testimoni: l'ex procuratore di Catanzaro, Mariano Lombardi; i due aggiunti, Salvatore Murone e Mario Spagnolo, e il capitano dei carabinieri Pasquale Zaccheo. I testimoni ascoltati oggi sono il giudice del tribunale di Nuoro, Isabella De Angelis, in passato in servizio a Catanzaro dove era stata affiancata a De Magistris nell'indagine Poseidone; il cancelliere di Catanzaro, Maria Minvervini, e il maresciallo Luigi Musardo in servizio al nucleo tributario della Guardia di finanza della stessa citta'. Erano tutti e tre nella lista dei 60 testimoni indicati dalla difesa, ma la loro audizione e' stata chiesta dall'accusa che li aveva gia' ascoltati in istruttoria. De Angelis ha raccontato di come il clima alla procura di Catanzaro fosse mutato con l'arrivo dell'aggiunto Salvatore Murone: si passo' da un rapporto di ''collaborazione'' che esisteva con l'allora capo della procura Mariano Lombardi a una ''diffidenza palpabile verso tutti noi sostituti''. Il momento di culmine della ''sfiducia'' nei confronti dei pm si ebbe, ha riferito la testimone, ''quando Murone venne a conoscenza dell'iscrizione di Lorenzo Cesa nel registro degli indagati. La sua reazione fu assolutamente spropositata; mi disse 'avete sbagliato' senza che potessi spiegare il perche' del provvedimento''. Fu da allora che mutarono le stesse regole di lavoro in procura, con i capi che diversamente da quanto avvenuto in passato, chiesero di essere avvertiti di ''qualsiasi'' iscrizione nel registro degli indagati. La testimonianza di Musardo e' stata tutta incentrata su un' altra delle vicende su cui si basa l'accusa: la mancata informazione del procuratore Lombardi della perquisizione a carico del pg di Potenza Tufano nell'ambito dell'inchiesta Toghe Lucane. Il maresciallo, che prese parte a quella perquisizione, ha raccontato che su disposizione di De Magistris preparo' lui stesso una copia in piu' del decreto destinata al procuratore capo e che a suo ricordo il sostituto procuratore gli aveva detto di aver parlato con il suo diretto superiore. Mentre ha descritto l'impressione di un isolamento negli ultimi mesi di De Magistris rispetto ai suoi colleghi la cancelliera Minervini. Difesa e accusa non avevano chiesto le deposizioni dei tre nuovi testimoni, che invece sono state disposte a sorpresa dalla sezione disciplinare. Inevitabile, a questo punto l'allungamento dei tempi, tanto piu' visto che De Magistris ha chiesto e ottenuto di essere ascoltato solo alla fine. Ci vorranno forse tre udienze per chiudere il caso, azzarda qualcuno a Palazzo dei marescialli. Non ha ottenuto la sospensione del processo disciplinare, che lo vede accusato di aver violato i suoi doveri e regole di procedura nella conduzione delle inchieste Toghe Lucane, Why not e Poseidone, e i cui tempi comunque si allungano. Ma davanti alla sezione disciplinare del Csm il pm di Catanzaro Luigi De Magistris ha messo le mani avanti: si sottoporra' all'interrogatorio voluto dalla procura generale della Cassazione, che rappresenta l'accusa, ma quando occorrera' si trincerera' dietro il segreto investigativo, visto che sulle vicende di cui deve rispondere sono in corso indagini davanti alla procura di Salerno. E' stata questa la mossa che ha movimentato la prima udienza del procedimento che, oltre a dover decidere se il magistrato merita o no di essere sanzionato con una misura disciplinare, deve anche stabilire se puo' restare a Catanzaro a fare il pm o se invece deve essere trasferito come ha chiesto il ministro della Giustizia Mastella. Un appuntamento che per il resto non ha riservato grandi sorprese, a parte la decisione, presa d'ufficio dalla sezione disciplinare, di ascoltare nuovi testimoni che non erano stati indicati ne' dall'accusa ne' dalla difesa: l'ex procurare di Catanzaro Mariano Lombardi, gli aggiunti Salvatore Murone e Mario Spagnolo e il capitano dei carabinieri Pasquale Zaccheo. La sospensione del procedimento sino almeno alla conclusione di quelle indagini preliminari e' stata la prima delle richieste avanzata dal difensore di De Magistris, il presidente di sezione della Cassazione Alessandro Criscuolo, che ha sottolineato la ''coincidenza'' della ''quasi totalita''' delle incolpazioni a carico del suo assistito con i fatti oggetto di quelle inchieste. Un'istanza a cui si e' opposta l'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore generale della Cassazione Vito D'Ambrosio, e che e' stata rigettata dalla sezione disciplinare. Ma sulla questione De Magistris non sembra voler demordere, al punto da ventilare sin da oggi il ricorso al segreto di indagine: ''i fatti contestati sono gli stessi oggetto di procedimenti penali in corso davanti alla Procura di Salerno, che sta ricostruendo la vicenda che mi riguarda e dinanzi alla quale ho gia' reso trenta verbali – ha spiegato il magistrato – Sono disponibile ad essere interrogato ma, punto per punto, mi riservo di sollevare il segreto investigativo, che non posso violare''. Interrogatorio che, su sua richiesta (''questa vicenda merita ponderazione, la fretta non e' utile'') , e' slittato a lunedi' prossimo (la procura generale avrebbe voluto sentirlo domani), dopo le audizioni dei nuovi testimoni; con l'effetto di spostare in avanti di almeno due-tre udienze, la conclusione del processo, prevista inizialmente proprio per lunedi'. Le indagini di Salerno faranno comunque capolino nel procedimento disciplinare. La difesa di De Magistris ha chiesto e ottenuto l'acquisizione del verbale dell'audizione fatta qualche giorno fa davanti alla Prima Commissione del Csm dei pm di Salerno, chiamati a fare il punto sulle indagini. In tutto, secondo indiscrezioni circolate oggi, sarebbero 17 i fascicoli aperti a Salerno, otto dei quali riguarderebbero De Magistris, mentre i rimanenti sarebbero scaturiti da suoi esposti contro colleghi. (ANSA)