Dopo l'omicidio di
Francesco Fortugno, ucciso a Locri nell'ottobre del 2005, alcuni
degli indagati, le cui utenze telefoniche erano intercettate
dalla polizia di Stato, era preoccupati. E' quanto emerso nel
corso della deposizione in aula del vice dirigente della squadra
mobile di Reggio Calabria, Luigi Silipo, nel corso del processo
per l'omicidio Fortugno.
''Dopo l'omicidio Fortugno – ha detto Silipo – e' emerso che
c'era preoccupazione tra alcuni dei componenti del gruppo
criminale di Locri. In particolare questo emerge da alcune
telefonate tra gli indagati ed i loro familiari''.
Nel corso dell'udienza Silipo ha elencato un centinaio di
telefonate che furono intercettate durante le indagini che
portarono all'arresto dei presunti mandanti ed esecutori
materiali del delitto.
Il processo riprendera' domani mattina quando saranno sentiti
quattro agenti della polizia scientifica che hanno effettuato
accertamenti balistici su alcune armi e proiettili.(ANSA).