''Andro' a Palermo quando la
convocazione sara' fatta in condizioni tali da consentirmi di
arrivarci nel rispetto di elementari ragioni di sicurezza''. E'
quanto afferma l'avvocato Giuseppe Lupis, in una intervista al
Tgr della Calabria, circa la sua testimonianza nel processo per
l'omicidio del giornalista de L'Ora Mauro De Mauro in corso
dinanzi ai giudici della Corte D'Assise di Palermo.
Lupis e' stato convocato dai giudici in qualita' di testimone
e, nell'udienza dell'11 dicembre scorso, era emerso che era
introvabile. Il Presidente della Corte D'Assise di Palermo,
Giancarlo Trizzino, ha infatti disposto la trasmissione degli
atti in procura per valutare se nel comportamento del legale vi
sono gli estremi del reato.
''Ho inviato – ha aggiunto Lupis – una specifica istanza alla
Corte D'Assise ricordando gli omicidi di tre colleghi e amici
carissimi, gli avvocati Giuseppe Letizi, Giovanni Simonetti e
Antonino Lugara', che mi hanno costretto a lasciare la Calabria,
raggiungere Roma e lavorare per rimettere insieme anche quanto
necessario per andare a Palermo. Ai giudici di Palermo, inoltre,
ho gia' segnalato che se la vicenda riguarda una vecchia
costituzione di parte civile che feci a suo tempo per la signora
De Mauro, nel procedimento avviato trent'anni fa, intendo
avvalermi della facolta' di non rispondere con preciso
riferimento al segreto professionale''.
(ANSA).