Quattro rumeni, tre uomini ed una
donna, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di
Castrovillari con l'accusa di avere fatto prostituire, prima a
Roma e poi in provincia di Cosenza, una loro connazionale
diciassettenne, sottoponendola a violenze e minacce.
L'odissea per la minorenne rumena era cominciata nello scorso
mese di marzo, quando era stata portata in Italia facendole
credere che avrebbe potuto lavorare. In realta' la giovane,
appena giunta dalla Romania, e' stata subito costretta a
prostituirsi, in un primo tempo nella capitale e poi nella zona
di Bisignano (Cosenza), traendo dalla sua attivita' consistenti
somme di denaro – circa diecimila euro al mese – che consegnava
integralmente ai suoi sfruttatori.
Ogni tentativo di ribellione da parte della rumena e' stato
sempre represso con la violenza. In un'occasione la giovane era
anche riuscita a scappare, ma era stata subito ripresa e
costretta a tornare a prostituirsi.
La vicenda e' venuta alla luce dopo che i carabinieri hanno
scoperto l'attivita' di prostituzione svolta dalla ragazza, che
ha poi rivelato l'identita' dei suoi sfruttatori, arrestati in
esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse su
richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari.
I carabinieri stanno cercando un quinto rumeno che aveva
portato la minore in Italia. L''omo si recherebbe spesso in
Romania per trovare ragazze da portare in Italia per farle
prostituire.
(ANSA)